Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont


Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont

I “rover” adolescenti ricomposero salme e diedero conforto ai parenti Cinquant’anni dopo il disastro, sono tornati a Longarone per ricordare

LONGARONE. Molti di loro non avevano neanche vent’anni, quando scelsero di partire per offrire il loro aiuto nei giorni successivi al disastro del Vajont. A loro toccò uno dei compiti più strazianti: il recupero delle salme, la loro ricomposizione e deposizione prima nelle casse, poi nel cimitero di Fortogna. E soprattutto gli venne chiesto di stare vicino ai partenti delle vittime, per aiutarli nel riconoscimento dei loro cari, e offrire parole di conforto, se mai se ne fossero trovate. Erano scout, provenienti da mezza Italia, la gran parte dal Veneto. Erano rover: in quella fascia d’età nella quale lo scoutismo educa al senso profondo del servizio. E ad essere sempre pronti.



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Evento R/S Zona del Reventino


Cos’hanno in comune un ragazzo di Nicastro, un ragazzo di Sambiase e un ragazzo di Sant’Eufemia? La città: Lamezia Terme.

Cos’hanno in comune un giovane scout di Nicastro, un giovane scout di Sambiase e un giovane scout di Sant’Eufemia? Il bene per la propria città, Lamezia Terme!

Nel weekend appena trascorso si è svolto un evento che ha visto coinvolti tutti i Rovers e le Scolte (ragazzi di età compresa tra i 16 e i 21 anni circa) del lametino. I capi che hanno fatto in modo che riuscisse l’evento hanno messo a disposizione il proprio tempo per far conoscere ai ragazzi una Lamezia bella, positiva, propositiva, una Lamezia che crede che nel proprio territorio si possa fare del bene, e aiutare il prossimo.

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L’intervento scout al Vajont – 1963


 

PREPARATI A SERVIRE
L’intervento scout al Vajont – 1963

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LONGARONE (BL): Il 9 ottobre 1963 il paese fu colpito dal disastro del Vajont, una strage causata da una frana staccatasi dal monte Toc, di fronte ad Erto e Casso, e precipitata nel bacino artificiale creato dalla diga del Vajont, provocando un’onda che scavalcò la diga e travolse il paese sottostante, distruggendolo e provocando 1.910 morti.

Il Centro Studi sta preparando un convegno e una pubblicazione in memoria di questo terribile evento, al quale gli scouts accorsero da subito, per rispondere alla chiamata a SERVIRE.