Siete un esempio per la città


CASTELLAMMARE DI STABIA. MONSIGNOR FRANCO ALFANO AGLI SCOUT IN FESTA A VILLA GABOLA: «SIETE UN ESEMPIO PER LA CITTÀ»

“Da questi ragazzi viene un grande esempio per la città”. Sono stati salutati così dal vescovo monsignor Francesco Alfano gli scout che si sono riuniti per due giorni a Castellammare. Grande riuscita per la terza edizione dell’evento “La città degli Scout” che si è svolta sabato 22 e domenica 23 giugno nel verde spiazzale della villa Gabola, nel rione san Marco. La manifestazione è stata ideata e promossa dal Masci di Castellammare (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) in collaborazione con i due gruppi Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) presenti in città: Stabia 1, della parrocchia di San Marco Evangelista, e Stabia 2, della parrocchia di Sant’Antonio di Padova.



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Domenica giornata di solidarietà – MASCI


Presso il Campo Base Scout in località S’Arenosu-Gutierrez di Alghero. In collaborandone con numerose associazioni di volontariato del territorio

La Comunità Masci Alghero 1° (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), domenica 16 giugno 2013, presso il Campo Base Scout in località S’Arenosu-Gutierrez di Alghero, organizza la “Giornata di solidarietà”, appuntamento annuale in cui l’intera Comunità Scout rivolge alle persone diversamente abili e anziane della città di Alghero e Provincia. L’iniziativa rientra nelle numerose attività che la comunità annualmente propone, in aderenza ai fondamentali principi dello spirito della legge scout, che prevede la tutela dell’ambiente e l’educazione permanente degli adulti, attraverso l’organizzazione di convegni, conferenze, meeting in particolare con la disponibilità a svolgere servizio in favore delle fasce sociali più deboli.



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Il gruppo scout Agesci Pesaro 1 compie 90 anni


Il gruppo scout Agesci Pesaro 1 compie 90 anni: il festeggiamento di questo importante compleanno si concretizzerà in una serie di iniziative che da venerdì 7 a domenica 9 giugno avranno luogo nel centro storico della città e saranno aperte alla partecipazione della popolazione.



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Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont


Quegli scout ragazzini diventati grandi sul Vajont

I “rover” adolescenti ricomposero salme e diedero conforto ai parenti Cinquant’anni dopo il disastro, sono tornati a Longarone per ricordare

LONGARONE. Molti di loro non avevano neanche vent’anni, quando scelsero di partire per offrire il loro aiuto nei giorni successivi al disastro del Vajont. A loro toccò uno dei compiti più strazianti: il recupero delle salme, la loro ricomposizione e deposizione prima nelle casse, poi nel cimitero di Fortogna. E soprattutto gli venne chiesto di stare vicino ai partenti delle vittime, per aiutarli nel riconoscimento dei loro cari, e offrire parole di conforto, se mai se ne fossero trovate. Erano scout, provenienti da mezza Italia, la gran parte dal Veneto. Erano rover: in quella fascia d’età nella quale lo scoutismo educa al senso profondo del servizio. E ad essere sempre pronti.



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Claudia, la giovane scout al servizio degli altri


Claudia, la giovane scout al servizio degli altri

Ci sono medici che hanno nel cuore uno spirito un po’ missionario. A loro curare, fare tecnicamente del bene, non basta. E così oltre al lavoro in ospedale, tra una corsa e un ricovero, nel tempo libero o in vacanza, da volontari, cercano altri malati cui prestare assistenza. Altruismo sfrenato? Generosità d’animo? O aiutare gli altri per aiutare se stessi? Forse, nel caso della giovane Claudia Gualdi, capo scout e medico aspirante pediatra, tutte e tre le cose insieme.

 

 

Per lei l’impegno in corsia è solo parte del servizio reso alla comunità. C’è poi il volontariato con i ‘lupetti’ del branco che fa crescere e diventare adulti scout. Ancora il volontariato all’ospedale Niguarda, di notte, con la Onlus Risvegli che garantisce assistenza ai piccoli orfani arrivati dal Congo con gravi patologie per affrontare operazioni spesso rischiose che salvano loro la vita.



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