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Scout C@fé: Il Forum degli Scout Possono leggere e scrivere in questo forum tutti coloro che sono interessati al mondo dello scautismo
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Autore |
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Gabbiano leale
Età: 33 Segno zodiacale: Registrato: 21/01/07 16:45 Messaggi: 49 Residenza: Mestre (VE)
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Inviato: Martedì 12 Giugno 2007, 22:06 Oggetto: Cercasi preghiere sulla solitudine |
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Ciao a tutti mi occorrerebbero delle preghiere sulla solitudine... sapreste aiutarmi... |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Mercoledì 13 Giugno 2007, 01:12 Oggetto: |
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ma in senso negativo (come abbandono) o tipo deserto? |
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Gabbiano leale
Età: 33 Segno zodiacale: Registrato: 21/01/07 16:45 Messaggi: 49 Residenza: Mestre (VE)
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Inviato: Mercoledì 13 Giugno 2007, 11:40 Oggetto: |
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Tipo deserto...mi serve per concludere un momento di riflessione sulla solitudine. |
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Leo79
Età: 45 Segno zodiacale: Registrato: 29/12/06 19:04 Messaggi: 97
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Inviato: Mercoledì 13 Giugno 2007, 19:16 Oggetto: |
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Ciao,
beh potresti applicare questo racconto, io l'ho fatto con il clan e si sono divertiti!
1.I bastoncini del paradiso
Un valoroso samurai, racconta una leggenda giapponese, morì dopo una lunga ed eroica vita. Arrivato nell’Aldilà fu subito destinato al paradiso. Ma il samurai era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter fare prima una capatina all’inferno.
“Sapete com’è” disse “così potrò apprezzare di più la felicità che mi attende”. Naturalmente fu accontentato e un angelo lo condusse all’inferno.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola di cui non si vedeva la fine. La tavola era imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili, ma i commensali che sedevano intorno erano smunti, pallidi e scheletriti da far pietà.
“Com’è possibile?” chiese il samurai alla sua guida “Con tutto quel ben di Dio davanti..”
“Vedi, quando arrivano qui, tutti ricevono due bastoncini, quelli che noi usiamo come posate per mangiare Solo che sono lunghi più di un metro e devono essere rigorosamente impugnati a una sola estremità: solo così possono portarsi il cibo alla bocca.”
Il samurai rabbrividì. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto i denti: con quel lunghissimi bastoncini era veramente impossibile.
Il samurai non volle vedere altro e chiese di andare subito in Paradiso. Qui lo attendeva una sorpresa: il paradiso era una salone identico a quello dell’inferno. E dentro il salone c’era la stessa immensa tavolata di gente. Sul tavolo, immerse in profumi deliziosi, facevano bella mostra pietanze e portate appetitose. Non solo: tutti i commensali erano muniti di bastoncini lunghi oltre un metro e che potevano essere impugnati sono a un’estremità per portare il cibo alla bocca, secondo il costume orientale. C’era una sola differenza. La gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante gioia.
“Ma com’è possibile?” chiese il samurai.
“All’inferno ognuno si affanna ad afferrare cibo e portarlo alla propria bocca, perché si sono sempre comportati così nella vita. Qui, al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare proprio vicino.”
L’insegnamento della leggenda è semplice: il nostro mondo può essere inferno o paradiso, dipende dall’atteggiamento che abbiamo gli uni con gli altri.
Amicizia è affidare all’altro il compito di vegliare sulla sua solitudine
Tagore
oppure sul deserto:
1.Non è un luogo il deserto.
Non è un luogo il deserto: è il segreto delle tua labbra chiuse che custodisce il tuo cuore che parla.
Non è un luogo il deserto: è il tuo ascolto nelle profondità del mistero che ti avvolge e ti penetra tutto.
Non è un luogo il deserto: è l’immagine del Dio che ti ha plasmato, riflessa nello specchio reso puro, della tua anima.
Non è un luogo il deserto: è il fuoco che brucia sotto le ceneri della tua umanità e ti chiede di soffiare per alimentarlo.
Non è un luogo il deserto: è la tua vita che incessantemente rinasce e si rinnova nel silenzio adorante.
Non è un luogo il deserto: è l’estasi di Dio che si contempla in te stesso.
Non è luogo il deserto: è la chiave che apre il tuo cuore perché vi entri il suo regno.
Non è un luogo il deserto: è riposare alla sua presenza “come bimbo svezzato in braccio a sua madre” (sal. 130)
Non è luogo il deserto: è partecipare al silenzio di Dio, sorgente dell’armonia de cosmo.
Non è luogo il deserto: è la sua pace che scende in te quando gli presenti il vuoto del tuo nulla.
(Padre Severino Consolaro)
ciao ciao Leo |
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Gabbiano leale
Età: 33 Segno zodiacale: Registrato: 21/01/07 16:45 Messaggi: 49 Residenza: Mestre (VE)
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Inviato: Mercoledì 13 Giugno 2007, 23:21 Oggetto: |
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Grazie mille mi sarà utilissimo... |
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