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Autore Messaggio
Gerri



Età: 39
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 21/09/05 20:08
Messaggi: 588
Residenza: Giungla Anconetana

MessaggioInviato: Giovedì 12 Luglio 2007, 15:27    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Sì questa storia la conosco, ma francamente dal punto di vista pratico non vedo tutta questa differenza fra "associazione cattolica" e "associazione di cattolici". Forse aveva senso imparanoiarsi su queste sottili distinzioni negli anni '60, ora francamente non credo...
ti sbagli, non è cosa da anni '60...
Essere una associazione cattolica (come l'FSE) implica molte cose come:
- L'adesione alla associazione significa una adesione alla chiesa, e questo vale per OGNI socio, non solo per i capi
- Vita Sacramentale: alla progressione personale è affiancata la crescita cristiana nella vita sacramentale... ad esempio un lupetto che vuole pronunciare la promessa deve essere battezzato e "conoscere il significato e l'importanza del battesimo" (prova 1 pista del lupetto), un esploratore deve essere comunicato (prima comunione) per pronunciare la promessa e la partenza (o la firma della carta di clan, non ricordo) non può prescindere dalla cresima (se scegli di essere testimone, scegli anche questo). allo stesso modo un adulto che si avvicina allo scoutismo per primunciare la promessa deve prima accostarsi alla cresima..
- Accostamento comunitario ai sacramenti: le attività non possono prescindere dall'accostamento ai sacramenti... non puoi fare la riunione domenica mattima e dire agli esploratori: se volete andare a messa andate il pomeriggio
- Obbligo di censire almeno un Assistente Spirituale, scelto dalla Chiesa (magari su proposta del gruppo) altrimenti il gruppo non viene censito.- ad ogni campo dece essere presente un assistente spirituale, salvo impedimenti di questo... non può comunque prescindere la presenza di un sacerdote per garantire il normale accostamento ai sacramenti (che non vuol dire solo messa domenicale)

- Obbligo per i capi di aderire e testimoniare la Chiesa di cui sono parte, con lettere che arrivano nella posta dei capi con atteggiamenti "discutibili"..


In AGESCI prima si era molto lontani, ora ci si sta spostando un po' più su questa linea (ad esempio i campi scuola, in alcune regioni, hanno una forte carica spirituale) ma rimane quella dichiarazione di principio che a livello locale di differenza ne fa MOLTISSIMA, perché se qualcuno segue una strada slegata dalla chiesa non si trova i commissari che vanno a trovarli in sede per "4 chiacchiere"... In una associazione "di cattolici" magari si indica la stessa via, ma in una "associazione cattolica" si dice: se non vuoi seguirla, tanti saluti, nella prima non è così...
non sono solo paranoie, ma di scelte forti


L'ultima modifica di Gerri il Giovedì 12 Luglio 2007, 15:33, modificato 1 volta
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porcellinopacifico



Età: 64
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Giovedì 12 Luglio 2007, 15:29    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Sì questa storia la conosco, ma francamente dal punto di vista pratico non vedo tutta questa differenza fra "associazione cattolica" e "associazione di cattolici". Forse aveva senso imparanoiarsi su queste sottili distinzioni negli anni '60, ora francamente non credo...

Non penso che la distinzione sia così sottile, forse è superata: la distinzione voleva sottolineare la laicità dell'associazione e il fatto che fosse un'associazione di base, cioè autonoma rispetto alle gerarchie ecclesiastiche.
Il nome effettivamente, secondo me, è nulla senza la sostanza.
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aureliano



Età: 43
Segno zodiacale: Gemelli
Registrato: 16/10/06 10:56
Messaggi: 516
Residenza: Fra Bolzano e Trento...

MessaggioInviato: Giovedì 12 Luglio 2007, 15:36    Oggetto: Rispondi citando

Gerri ha scritto:
aureliano ha scritto:
Sì questa storia la conosco, ma francamente dal punto di vista pratico non vedo tutta questa differenza fra "associazione cattolica" e "associazione di cattolici". Forse aveva senso imparanoiarsi su queste sottili distinzioni negli anni '60, ora francamente non credo...
ti sbagli, non è cosa da anni '60...
Essere una associazione cattolica (come l'FSE) implica molte cose come:
- L'adesione alla associazione significa una adesione alla chiesa, e questo vale per OGNI socio, non solo per i capi
- Vita Sacramentale: alla progressione personale è affiancata la crescita cristiana nella vita sacramentale... ad esempio un lupetto che vuole pronunciare la promessa deve essere battezzato e "conoscere il significato e l'importanza del battesimo" (prova 1 pista del lupetto), un esploratore deve essere comunicato (prima comunione) per pronunciare la promessa e la partenza (o la firma della carta di clan, non ricordo) non può prescindere dalla cresima (se scegli di essere testimone, scegli anche questo). allo stesso modo un adulto che si avvicina allo scoutismo per primunciare la promessa deve prima accostarsi alla cresima..
- Accostamento comunitario ai sacramenti: le attività non possono prescindere dall'accostamento ai sacramenti... non puoi fare la riunione domenica mattima e dire agli esploratori: se volete andare a messa andate il pomeriggio
- Obbligo di censire almeno un Assistente Spirituale, scelto dalla Chiesa (magari su proposta del gruppo) altrimenti il gruppo non viene censito.- ad ogni campo dece essere presente un assistente spirituale, salvo impedimenti di questo... non può comunque prescindere la presenza di un sacerdote per garantire il normale accostamento ai sacramenti (che non vuol dire solo messa domenicale)

- Obbligo per i capi di aderire e testimoniare la Chiesa di cui sono parte, con lettere che arrivano nella posta dei capi con atteggiamenti "discutibili"..


In AGESCI prima si era molto lontani, ora ci si sta spostando un po' più su questa linea (ad esempio i campi scuola, in alcune regioni, hanno una forte carica spirituale) ma rimane quella dichiarazione di principio che a livello locale di differenza ne fa MOLTISSIMA, perché se qualcuno segue una strada slegata dalla chiesa non si trova i commissari che vanno a trovarli in sede per "4 chiacchiere"... In una associazione "di cattolici" magari si indica la stessa via, ma in una "associazione cattolica" si dice: se non vuoi seguirla, tanti saluti, nella prima non è così...
non sono solo paranoie, ma di scelte forti

Citazione:
Non penso che la distinzione sia così sottile, forse è superata: la distinzione voleva sottolineare la laicità dell'associazione e il fatto che fosse un'associazione di base, cioè autonoma rispetto alle gerarchie ecclesiastiche.
Il nome effettivamente, secondo me, è nulla senza la sostanza.


Ok come non detto...messa così la distinzione ha ancora senso.
Tuttavia continuo a dire che l'Agesci non è pluriconfessionale. Accolgiere qualsiasi fede a proporne una è proprio proselitismo. Che va benissimo, ma almeno non chiamiamolo in un altro modo...
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porcellinopacifico



Età: 64
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Giovedì 12 Luglio 2007, 16:14    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Tuttavia continuo a dire che l'Agesci non è pluriconfessionale. Accolgiere qualsiasi fede a proporne una è proprio proselitismo. Che va benissimo, ma almeno non chiamiamolo in un altro modo...

A me non va benissimo, neanche con un altro nome.
Ma forse non c'è altro rimedio che un'associazione totalmente laica e indipendente come Assiscout
Forse ho creduto in aperture che di fatto non esistono.
Anche Gerri dice tuttavia
Gerri ha scritto:
In AGESCI prima si era molto lontani, ora ci si sta spostando un po' più su questa linea
io credevo che l'Agesci andasse in una direzione opposta a quella che poi ha preso
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AquilaLeale





Registrato: 16/08/07 11:22
Messaggi: 1

MessaggioInviato: Giovedì 16 Agosto 2007, 11:44    Oggetto: Rispondi citando

Ho letto con interesse tutti i post. La mia opinione e' che identificare una associazione come di cattolici aperta a tutti e non cattolica riservata ai cattolici sia per lo piu' un "trucco" legale.
Come potrebbe infatti chiudere il proprio servizio ad utenti di un'unica religione escludento altri cittadini un'associazione che pretende l' iscrizione e le agevolazioni conseguenti dai registri del volontariato.

Tornando al topic, non credo che il mettere o meno Dio nella promessa sia cosi' importante, quanto piuttosto la proposta che si fa. L'essere confessionale puo' essere un valore aggiunto, ma allo stesso modo una distorsione del metodo scout.
Un valore aggiunto perche':
1. aumenta le possibilita' di diffusione del messaggio scout permettendo di fruire di un sistema Chiesa ricco e capillare (sedi, basi etc.)
2. facilita la gestione dei ragazzi con l'utilizzo dell'arma della catechesi, con strumenti che essi hanno gia' assimilato in altri ambienti.

Una distorsione perche':
1.L'esplorazione , la scoperta del ragazzo (del proprio corpo, della natura etc.) viene eliminata sulla sfera spirituale perche' gli si presenta un prodotto confezionato bello pronto.
2. Il sottolineare frequente della similitudine fra i valori scout e quelli crattolici temo possa creare nell'adolescente un senso di miglior comprensione del metodo (sono lo scout "vero") rispetto ad altri ragazzi di associazioni differenti (scout di serie A e di serie B).

Negli anni passati per esempio, spesso si facevano distinzioni in ambiente agesci nei confronti degli scout gei, additandoli come i "militari" , ignorando e spesso evitando il confronto con le altre realta' associative. (in realta' guerre ,storia ed attualita' ci insegnano che la macchina bellica si muove a braccetto con la religione, da sempre ed ovunque).
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Giovedì 16 Agosto 2007, 11:56    Oggetto: Rispondi citando

aquilaleale ha scritto:
L'essere confessionale puo' essere un valore aggiunto, ma allo stesso modo una distorsione del metodo scout.


Sono abbastanza d'accordo, ma per altri motivi.
Se lo Scoutismo non deve fare differenze, in pratica, tra religioni diverse (l'ha detto B.P., quindi....), una associazione che si dica confessionale è già al limite, ma può anche starci.
Nel momento in cui però altri non di quella confessione vogliano far scoutismo e non hanno altre possibilità perchè non ci sono lì altre associazioni, è dovere accogliere.
A mio modo di vedere il diritto allo Scoutismo viene prima della confessione, tant'è che al mondo esistono associazioni pluriconfessionali.

Ma torniamo al topic e domandiamoci perchè dovremmo discutere di Dio e non di patria, allora, che a mio avviso è ben meno meritevole rispetto a Dio di figurare in una promessa (e qui possiamo andare a vedere se/come/quando è obbligatorio obbedire alla propria patria quando è indecente).
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Giovedì 16 Agosto 2007, 12:44    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
domandiamoci perchè dovremmo discutere di Dio e non di patria

perchè credere in Dio è molto più faticoso che credere in una cosa tangibile...

dire "si, faccio il mio dovere verso il mio paese (anche perchè altrimenti mi mette in carcere"...è un altro paio di maniche...
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Giovedì 16 Agosto 2007, 13:23    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
Citazione:
domandiamoci perchè dovremmo discutere di Dio e non di patria

perchè credere in Dio è molto più faticoso che credere in una cosa tangibile...

dire "si, faccio il mio dovere verso il mio paese (anche perchè altrimenti mi mette in carcere"...è un altro paio di maniche...


Mah...fare il dovere per il proprio paese non è solo quello, ma anche (spesso) ottemperare a leggi non condivisibili.
Ma cosa significa OGGI fare del proprio meglio per il proprio paese? Intendo dire giorno per giorno nel nostro piccolo, non parliamo di massimi sistemi.
E' un problema, anche perchè, lo abbiamo visto, spesso il paese va (anche con leggi) in direzione opposta a quella verso la quale tendiamo ed educhiamo noi.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Giovedì 16 Agosto 2007, 13:31    Oggetto: Rispondi citando

Ma, allora, vogliamo andare continuamente fuori tema?
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Giovedì 16 Agosto 2007, 13:36    Oggetto: Rispondi citando

Wink
Veramente rispondevo a te...
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