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mangusta perspicace
Età: 41 Segno zodiacale: Registrato: 16/01/07 18:13 Messaggi: 173
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Inviato: Domenica 19 Agosto 2007, 19:20 Oggetto: per gli FSE |
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so che a livello educativo perseguono l'intereducazione..cioè maschi e femmine divisi che fanno attività differenziate..
ma ho la curiosità: in concreto qual è un'attività da maschi e una da femmine?cosa fate fare agli uni che non fanno le altre e viceversa?
o le attività sono identiche?
fatemi esempi, sono molto curiosa! |
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Cavallo_audace
Età: 38 Segno zodiacale: Registrato: 11/07/07 12:21 Messaggi: 22 Residenza: Padova 1 - FSE
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Inviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 13:18 Oggetto: |
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onestamente non ti saprei fare un esempio di attività che facciamo fare al maschile e non al femminile o viceversa, direi piuttosto che è diversa l'impostazione delle attività. un esempio molto pratico potrebbe essere l'organizzazione di un fuoco da campo: un riparto maschile lo fai muovere di frequente e il fuoco non può durare troppo a lungo mentre un riparto femminile è più propenso a stare seduto a lungo a cantare. può sembrare un esempio banale ma le esigenze maschili e femminili nei ragazzi sono diverse perchè è diverso il momento del loro sviluppo. in prima media abbiamo ragazze e bambini. è indubbio che le ragazze maturino prima e che bisogna dare un'attenzione particolare allo stadio del loro sviluppo.
per questo ritengo l'intereducazione molto positiva, perchè può dare una risposta più mirata al ragazzo. D'altro canto dopo i passaggi in clan/fuoco secondo me sarebbe più positivo riuscire a fare più attività "miste". |
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bassrbx
Registrato: 12/09/07 15:13 Messaggi: 4
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Inviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 09:22 Oggetto: intereducazione... mah... |
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sinceramente non ci trovo tutta questa positività nell'intereducazione... mi sembra perfettamente inutile e deleterio fare una così netta divisione all'interno dell'ambiente scout, quando invece a scuola, in famiglia e in molte altre parti ragazzi e ragazze sono abituati a crescere insieme... mah... non so... |
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Cavallo_audace
Età: 38 Segno zodiacale: Registrato: 11/07/07 12:21 Messaggi: 22 Residenza: Padova 1 - FSE
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Inviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 12:07 Oggetto: |
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Il fatto che i ragazzi crescano sempre assieme negli ambienti extra scout è sicuramente una ricchezza in più per il nostro metodo rispetto agli anni in cui tutto si faceva diviso. ma cio non toglie che le necessità dei ragazzi si differenzino un sacco negli anni dell'adolescenza e percio abbiamo bisogno di risposte mirate ai loro bisogni, ricordo che il metodo scout è un metodo da adattare al singolo nel gruppo e con un gruppo con necessità cosi diverse.
un esempio molto chiarificatore può essere il ruolo del/della capo sq: il capo squadriglia è il capo della banda di ragazzi, la capo sq è più simile a una "chioccia" (non trovo parole per esprimere il concetto in maniera altrettanto semplice) e la sq è la famiglia da proteggere e far crescere. |
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Gatto Laborioso
Registrato: 31/07/07 13:11 Messaggi: 71 Residenza: Messina-Roma
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Inviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 14:53 Oggetto: |
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L'intereducazione mi sembra una cosa molto interessante in considerazione della diversa maturità a parità di età tra ragazzi e ragazze.
Tuttavia, per come interpreto le spiegazioni di Cavallo audace, mi sembra un rafforzare la tradizionale segregazione dei ruoli tra uomo e donna.
Il modo diverso di gestire le attività riguarda solo il reparto o anche le altre branche? E in che modo si attua?
Come Mangusta, anch'io sono molto curiosa |
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Cavallo_audace
Età: 38 Segno zodiacale: Registrato: 11/07/07 12:21 Messaggi: 22 Residenza: Padova 1 - FSE
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Inviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 19:26 Oggetto: |
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temevo che il mio esempio sarebbe stato frainteso...
L'intereducazione viene applicata a tutte le branche ma io ti parlo da ripartista quale sono e le mie considerazioni su quelle che sono le potenzialità e i difetti di questo metodo in clan derivano solo da riflessioni dovute alla mia esperienza di rover.
Per il riparto non si tratta di segregare i ruoli bensi di seguire le naturali tendenze dello sviluppo di un adolescente e di accompagnarlo nella sua crescita.
Ti farei come esempio la tendenza/bisogo di un ragazzo di fare grandi movimenti contrapposta alla capacità di concentrazione che può avere una ragazza di pari età (14-16anni). Ovviamente stiamo parlando di linee generali poi da applicare al singolo ma spero che questo sia scontato in un forum tipo questo
Magari a domande piu dettagliate è piu facile rispondere, nel senso che il metodo è molto ampio e non saprei com ridurlo in due parole...
ciao |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 20:10 Oggetto: |
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Il problema nasce dall'alto (da quel che ho capito).
In agesci, i reparti sono paralleli, misti, monosessuati.
In tutti i casi, c'è UN capo reparto e UNA capo reparto (lasciamo stare casi di deleghe, mancanze di capE o che, poniamo una situazione normale).
In teoria, la staff di reparto è unica, ergo molte attività vengono fatte insieme (esempio idiota il lancio delle specialità, esempio serio il programma di unità).
O ho capito male? |
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Cavallo_audace
Età: 38 Segno zodiacale: Registrato: 11/07/07 12:21 Messaggi: 22 Residenza: Padova 1 - FSE
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Inviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 13:31 Oggetto: |
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rinoceronte, devo essere onesto, nonho capito bene il tuo intervento...
comunque vi metto qui la parte dello statuto sull'argomento così abbiamo una base di cui parlare. se a qualcuno interessasse tutto si trova a
http://www.fse.it/default.html?http://www.fse.it/consultare/biblioteca/cercalibera.asp?search=statuto
Ai fini dell'educazione all'altro, alla maturazione affettiva ed allo sviluppo della capacità d'amare, l'Associazione attua una specifica pedagogia che viene identificata con il termine "Intereducazione".
Pertanto con "Intereducazione" intendiamo 1'"educazione all'altro" in senso lato, non necessariamente in riferimento ad una persona dell'altro sesso. In questo senso "l'altro" è la persona incontrata, il compagno di scuola, l'amico, o, in ambito scout, uno squadrigliere o un Capo. Inteso questo concetto in senso così ampio, si può dire che lo Scautismo fa costantemente intereducazíone, in quanto educa i ragazzi e le ragazze a crescere e maturare prevalentemente nel rapporto con gli altri.
In questo tipo d'educazione gioca un ruolo particolarmente importante l'educazione all'incontro con l'altro, quando è diverso per sesso e, quindi, per sensibilità, per carattere e modo di essere. Ecco che il termine "Intereducazione" acquista spesso un significato più ristretto e più specifico: non più genericamente "educazione all'altro", ma "educazione all'altro sesso".
Intereducazione non significa "educare insieme", quanto piuttosto educare all'altro partendo dallo sviluppo e dalla valorizzazione delle specificità proprie di ciascun individuo nel suo essere uomo e donna.
L'Associazione realizza questo principio operando tramite Unità distinte per età e per sesso.
Storicamente per qualificare questo tipo di educazione, è stato spesso impropriamente usato il termine "educazione parallela". Questa espressione, nel sottolineare finalità comuni ed analogie metodologiche tra le due sezioni di una medesima associazione, suggerisce un rapporto statico di distinzione o, al più, di complementarità tra i due sessi che è fuori e al di sotto delle intenzioni della Associazione.
L'educazione differenziata è dettata dal voler rispettare ed arricchire gli elementi tipici delle due personalità maschile e femminile, ma non può essere fine a se stessa, risultando così uno sterile schematismo. Esso è proprio della fase iniziale della formazione e deve sfociare in una successiva fase d'incontro e di collaborazione, la cui caratteristica è lo scambio delle ricchezze proprie rispettivamente delle ragazze e dei ragazzi, la mutua interazione psicologica, affettiva, culturale e spirituale.
L'intereducazione propone un rapporto di viva interazione tra persone specificamente diverse (alterità specifiche).
Altri aspetti dell'intereducazione sono l'apertura, intesa come trasmissione di vita autentica e generoso dono di sè, e la gradualità, intesa come rispetto delle leggi di sviluppo e crescita della persona.
Indicazioni operative
Poiché il ciclo educativo si completa nel Gruppo Scout, sotto la responsabile supervisione del o della Capo Gruppo, si potranno svolgere delle attività educative in comune.
Queste attività dovranno sempre avere uno scopo educativo, ad esempio: favorire la Salita al Riparto ed i passaggi al Clan ed al Fuoco; favorire la conoscenza all'interno del Gruppo (festa di Gruppo, grande gioco di Gruppo, ecc.); partecipare alla vita ecclesiale (Messa parrocchiale di Gruppo, liturgie, attività pastorali, ecc.); realizzare grandi attività di Distretto, Regionali o Nazionali (grandi cerchi, S. Giorgio, ecc.).
Tali attività, che per la loro natura non possono essere evidentemente frequenti e di lunga durata, se ben studiate e realizzate permetteranno ai più giovani di conoscere i più anziani, e viceversa, di concretizzare la visione ideale del Movimento Scout, di favorire quel giusto spirito che fa apprezzare la continuità del metodo e la visione del servizio e della testimonianza cristiana resa dagli Aiuti e dai Capi.
ciao |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 13:38 Oggetto: |
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mah...forse è stato giusta la fusione del '74... |
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mangusta perspicace
Età: 41 Segno zodiacale: Registrato: 16/01/07 18:13 Messaggi: 173
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Inviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 13:57 Oggetto: |
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finalmente un fse che risponde!
ma tanto per capire
il riparto (mi suona strano chiamarlo così ) femminile ad es fa le stesse attività dei maschi?
costruzioni sopra elevate hike missioni di sq hebert?fate fare le uscite di sq durante l'anno?
io pernsonalmente avevo già letto il vostro statuto..
gli staff delle branche maschile+femminile operano insieme e decidono le stesse attività o ognuno va per conto proprio? |
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Cavallo_audace
Età: 38 Segno zodiacale: Registrato: 11/07/07 12:21 Messaggi: 22 Residenza: Padova 1 - FSE
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Inviato: Lunedì 17 Settembre 2007, 19:43 Oggetto: |
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personalmente posso risponderti parzialmente perchè il mio gruppo per motivi storici ha solo la sezione maschile ma so per certo che le norme per la sezione femminile non prevedono i bivacchi di sq (a contrario della maschile) come anche non fanno l'hike di squadriglia al campo fanno solo un'uscita giornaliera senza pernottamento. Per le costruzioni e la vita da camo in generale le attività sono analoghe semplicemente adattate ai componenti di ogni riparto.
In un gruppo con entrambe le sezioni, situazione ottimale, si fa la direzione di gruppo assieme e i programmi annuali vengono decisi in base alle attività di "intereducazione" (intendendo le attività fatte in comune alle due sezioni) ma i programmi delle attività di sezione non sono strettamente legati.
Per rispondere a rinoceronte:
la strada migliore sta sempre nel mezzo a mio parere, come ho gia detto per la terza branca si sente la necessità di un maggior confronto tra sessi diversi, mentre per le branche prima torna molto utile la divisione in sezioni. Anche parlando con altri capi di associazioni diverse (per il centenario qui a padova abbiamo fatto un tot di cose interassociative e abbiamo avuto modo di confrontarci) quello che viene fuori è che ognuno di noi è abituato al suo metodo e col passare degli anni ne vede pregi e difeti senza pero conoscere a fondo gli altri. forse l dialogo che sta nascendo negli ultimi tempi tra associazioni porterà a dei miglioramenti in futuro nei nostri metodi. ma, ad esempio, le squadriglie miste (al loro interno) non le vedo come una scelta ottimale per la formazione dei ragazzi. Adesso mmi darete del bacchettone militarista ma sono solo riflessioni fatte facendo e vedendo campi |
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porcellinopacifico
Età: 64 Segno zodiacale: Registrato: 08/03/07 19:46 Messaggi: 382 Residenza: Milano
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Inviato: Lunedì 17 Settembre 2007, 20:31 Oggetto: |
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Cavallo_audace ha scritto: |
le squadriglie miste (al loro interno) non le vedo come una scelta ottimale per la formazione dei ragazzi... |
Giusto per informazione conosci associazioni scout che prevedono le squadriglie miste? ( A parte le spagnole ovviamente...) |
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Cavallo_audace
Età: 38 Segno zodiacale: Registrato: 11/07/07 12:21 Messaggi: 22 Residenza: Padova 1 - FSE
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Inviato: Lunedì 17 Settembre 2007, 21:04 Oggetto: |
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AVSC (associazione veneta scout cattolici) |
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aureliano
Età: 43 Segno zodiacale: Registrato: 16/10/06 10:56 Messaggi: 516 Residenza: Fra Bolzano e Trento...
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Inviato: Martedì 18 Settembre 2007, 11:01 Oggetto: |
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Cavallo_audace ha scritto: |
AVSC (associazione veneta scout cattolici) |
Anche l'Assoraider (però lascia la scelta ai Capo reparto se utilizzare sq. miste o no |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Martedì 18 Settembre 2007, 14:15 Oggetto: |
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Citazione: |
le squadriglie miste (al loro interno) non le vedo come una scelta ottimale per la formazione dei ragazzi. |
pienamente d'accordo.
Infatti, anche bp non le ha mai considerate.
Va bene avere un reparto misto, ma almeno le pattuglie (squadriglie) monosex, please... |
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