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Mario Mazza: perchè da Scoutmaster a Capo.
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Autore Messaggio
BOBOMAN



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MessaggioInviato: Lunedì 09 Giugno 2008, 23:35    Oggetto: Rispondi citando

Uhmmmm Gufo vedo che questo scoglio è tagliente e bello ingombrante sulla nostra rotta comune.............
Ti vorrei far notare solamente che CI MANCHEREBBE SOLO che non sappiamo NOI in che accezzione usiamo il termine capo .....ma il problema è questo................lo devono anche capire i ragazzi quelli dentro e quelli fuori che dovremmo accogliere dentro...
e credimi Capo non aiuta ..........anzi..
Ti posso portare TRENI MERCI stracolmi di gente:ragazzi ed adulti,dentro e fuori il movimento,che grazie alla parola Capo non percepiscono a dovere la grandiosita e la DEMOCRAZIA del metodo....
E questo purtroppo anche perchè male applicato ...........Capi che son Capi ......e non Fratelli Maggiori .......Mastri Scout.


Ribadisco ancora una volta :

Corte d'Onore ........ma come E' veramente non la trasformazione Italica ........che fa capire perchè qui e' stata soppressa
e autoeducazione ed autogestione

"Il Leader di Reparto è il piu anziano o il piu meritevole o l'eletto tra i capi pattuglia"
" Il Mastro Scout NON ha diritto di voto.........solo in casi eccezzionali di veto"

Snoaring Bear

Orso Ronfante

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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Domenica 22 Giugno 2008, 03:19    Oggetto: Rispondi citando

Nel 1956, specialmente per l’influsso del nuovo Akela Leader Guido Palombi, entusiasta di una esperienza vissuta a Gilwell con John Thurman e la sua staff, si delineò la tendenza a portare la “linea” della formazione capi ASCI il più vicino possibile alla genuina linea originale di Gilwell. È opportuno notare che già da tempo il Capo Campo di Gilwell, attraverso incontri e lettere, cercava di richiamare l’ASCI ad un corretto uso del brevetto internazionale. Altre forze si unirono da ogni parte a tale tendenza: Guido Armeni per la Branca Esploratori, la staff di Colico ed altri ancora.Il Consiglio Generale di Pompei del 1958 iniziò il lavoro ed i successivi lo finirono, ed ecco, in sintesi, la nuova Formazione Capi:
- istituzione del Commissario centrale alla Formazione Capi, coadiuvato da una commissione centrale formata di diritto dai tre Commissari Centrali alle Branche e da una Pattuglia nazionale formazione capi formata da tutti gli Akela Leader e dai D.C.C. in servizio;
- formazione di primo tempo modificata nei seguenti aspetti essenziali; campo ridotto a quattro giorni, con rapidi flash a carattere nettamente informativo;
rivalutazione del tirocinio secondo l’antico concetto “dell’andare a bottega da un buon maestro”; realizzazione del primo tempo affidata alle regioni, fatto particolarmente significativo specie per quanto riguarda le pattuglie direttive dei campi scuola, precedentemente formate a livello nazionale;
- formazione di secondo tempo basata su un tirocinio, un campo scuola di una settimana vicino allo schema tradizionale di Gilwell per la Branca Esploratori e Lupetti, d’ispirazione più vicina alla belga e francese per quanto riguarda la Branca Rover; infine compilazione delle tesi sottoposte a lettura critica da parte di Capi designati dalla Formazione Capi Centrale;
- in tutto l’iter, necessità di pareri favorevoli e richieste dei brevetti da parte dei Commissariati provinciali e Regionali; specialmente nel primo tempo, necessità del parere favorevole del Capo e dell’Assistente Ecclesiastico del Clan e del Gruppo.
La formazione di secondo tempo nazionale ne uscì rinnovata e rafforzata, con campi propagandati su terreni fissi (Bracciano e Colico), con pattuglie direttive qualificate.
Mario Sica, Estote Parati, n.108-109 ottobre-novembre 1966, p. 113-114

DUE COSE ......
UNO) SI CITA CHIARAMENTE "dell'andare a bottega da un buon Maestro" ....vedi spiegazioni date su nel topic
.....e questa non era una citazione allegorica ma parte del concetto stesso che si dava alla parola MS e che parte e significato aveva nel Metodo ...insomma non è una citazione di fantasia ma quello che veniva detto a Gilwell ed il perchè stesso dell'adozione di ScoutMaster Mastro Scout...

DUE) Come vedete Thurmy è presente in quella che viene considerata la "Golden age" dello Scoutismo,ma la curiosita è...
se Guido Palombi ha vissuto un esperienza a Gilwell...possibile che non abbia "passato all'ala" Armeni il Metodo per Pattuglie e Corte d'Onore come dovrebbero in realtà essere ?????
Non aveva capito il corso...o non lo si era voluto capire come si sarebbe dovuto ???
I citati richiami all'ASCI proprio su questo vertevano(Si,struttura del corso per il Gill conforme...ma anche attinenza completa al Metodo).....attinenza a Gilwell indi perciò "ATTENETEVI AL METODO" ..mi par di capire ...anche dai risultati,che il povero Thurmy restò inascoltato.....

Snoaring Bear

Orso Ronfante

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Cerbiatto Ingegnoso



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MessaggioInviato: Venerdì 29 Agosto 2008, 17:37    Oggetto: Rispondi citando

elfo ha scritto:
Personalmente mi piacciono di più le parole Capo Scout e Scout Leader, anche come suono, nell'uso comune. Però Scoutmastership è molto bella e difficilmente traducibile in italiano, tant'è che non sarebbe semplice tradurre "Aids to Scoutmastership" con qualcosa di meglio de "Il Libro dei Capi".


Suggerimenti per l'educatore scout, già tradotto così nella ri-edizione.

A parte tutto, penso che in parte l'accezione "capo" porti a pensare (almeno ai ragazzi o a chi è esterno all'associazione) al "potere"... almeno all'inizio.
Indipendentemente da tutto, andrebbe rivisto il metodo sotto altri punti che non quello linguistico...

P.S. In CNGEI come si chiamano i "capi"/scoutmaster?
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elfo





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Agosto 2008, 19:02    Oggetto: Rispondi citando

Cerbiatto Ingegnoso ha scritto:

Suggerimenti per l'educatore scout, già tradotto così nella ri-edizione.


Mi piace ancora meno... e poi anche la parola "educatore" viene spesso criticata, dal momento che nello scautismo si pratica l'autoeducazione...
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