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Comitato di controllo?!?
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Sarebbe utile istituire un comitato di controllo sulle attività della Co.Ca.
No, se diventi Scout ovviamente è per fare qualcosa di buono!
33%
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Si', sarebbe utile per la Co.Ca. per avere conferma/smentita sulla bonta' di quel che fa
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Si', sarebbe utile ad AGESCI per assicurarsi che il Patto sia rispettato
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Si', ma è impossibile: chi controlla i controllori?
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Voti Totali : 9

Autore Messaggio
paciock87



Età: 37
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 07/05/06 21:36
Messaggi: 1435
Residenza: Romano

MessaggioInviato: Giovedì 29 Mag 2008, 20:09    Oggetto: Rispondi citando

Come pensate che l'Agesci possa fare qualcosa contro l'ottusità, l'invidia, l'assenza di capacità di collaborazione e di accettazione di idee altrui??? Estrapolate la situazione dal contesto scout e inseritelo in quello della vita quotidiana... Non esiste una persona al mondo che non abbia una reazione positiva alla critica su una cosa che crede di fare bene... Se poi la critica viene da una persona che non rispettiamo o crediamo meno competente, è ancora peggio... L'ultimo arrivato è sempre un fastidio, l'abitudine è la cosa più facile... Non giustifico il comportamento di nessuno, però lo comprendo...

La Coca è sovrana, ma è composta da tanti membri che possono migliorarla...

E se un Capo come quelli che di Jumpjack finisce a diventare RdZ con i superpoteri che tanto si acclamano? Meglio mi sento...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 30 Mag 2008, 08:28    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Come pensate che l'Agesci possa fare qualcosa contro l'ottusità, l'invidia, l'assenza di capacità di collaborazione e di accettazione di idee altrui???

Nei sistemi per la qualità si va a monitorare la soddisfazione del cliente.
Spostandolo qui si dovrebbe monitorare (il famoso questionario) attraverso una serie di semplici domande, cosa pensa il "cliente" (altri Capi, R/S, E/G,...) del "fornitore" (il Capo in oggetto come "fornitore" di un Servizio). Ovviamente è un monitorare a tutto campo: non solo un Capo, ma tutti devono partecipare alla cosa, sia come soggetti attivi che passivi.
Acquisiti gli elementi, si valutano e si delinea come è considerato quel Capo. Se viene per esempio considerato "competente" ma anche "poco collaborativo", hai già parzialmente delineato che può sapere il fatto suo ma che forse lo usa male o con poca accortezza.
Su questo si va a lavorare definendo tempi e modi in modo condiviso.
Possiamo chiamarla una specie di correzione fraterna evoluta?
Chiaramente a monte dovrebbe esserci l'umiltà di mettersi in discussione, ma se uno si definisce Scout non dovrebbe difettare in questo, altrimenti è bene che rifletta seriamente su chi è che ci sta a fare.
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actaris



Età: 50
Segno zodiacale: Gemelli
Registrato: 24/09/06 16:57
Messaggi: 111
Residenza: Villanova 1

MessaggioInviato: Venerdì 30 Mag 2008, 11:06    Oggetto: Rispondi citando

Quando ho iniziato a leggere qusto topic ero semplicemente divertito. Non incredulo: ho visto accadere di peggio. Tutta la mia solidarietà ai capi che vivono situazioni di disagio kafkiano nel loro Servizio.....
Poi, però, man mano che leggevo, mi ha invaso una profonda tristezza.
Ma quale comitato di controllo?
Noi paghiamo gli effetti dei 'comitati'. Paghiamo gli effetti dell'introduzione nello scoutismo di concetti estranei. Lo scoutismo non prevede, non può prevedere la Malafede. Se un capo sta in Associazione per rimediare alle frustrazioni della Vita non è con un controllo dall'alto che si può affrontare il problema. E' difficile farlo in casi concreti, ad esempio quando un capo decide che le uscite di squadriglia sono inutili e le abolisce.
Oggi, sull'home page dell'agesci, vi sono tanti begli articoli e spunti senz'altro interessanti, ma neanche un cenno allo scouting, al bosco, alla strada, ai nodi, ai pentoloni, alla bussola...
In linea di principio, ritengo tecnicamente realizzabile senza grossi problemi un'inchiesta - sondaggio condotta tra i capi per valutare lo stato delle cose. Ma non per indagare sulla buona o cattiva educazione media dei capi, sulla loro competenza, bensì sull'operato dell'Associazione secondo parametri misurabili.
Caro Capo Clan, quanta strada avete fatto l'anno scorso? Quanti pernottamenti in tenda? Zero? beh allora forse bisogna rivedere qualcosa...
Non possiamo sindacare il comportamento della Co.Ca. perchè poi ci troveremo a sindacare il comportamento del comitato di controllo. E poi chi controlla il controllore?
No, non credo che la via giusta sia quella. La nostra numerosa comunità capi ha fatto, di recente, un'uscita. Chi l'ha organizzata ha fatto vivere ai partecipanti lo spirito della Comunità nella dimensione RS raggiungendo un ottimo risultato. Forse, se l'Associazione sulla sua home page pubblicasse qualche stringente invito a mettersi lo zaino in spalla e a camminare di più e a 'progettare' di meno, magari un sacco di adulti volenterosi avrebbero meno occasioni di far danno..
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 30 Mag 2008, 11:36    Oggetto: Rispondi citando

Actaris ha scritto:
Lo scoutismo non prevede, non può prevedere la Malafede. Se un capo sta in Associazione per rimediare alle frustrazioni della Vita non è con un controllo dall'alto che si può affrontare il problema.

In linea di principio sono d'accordo con te, ma tant'è...la presunzione che la Buonafede possa sopperire a tutto fa si che le cose vadano alla deriva senza che si possa porre rimedio.
Benchè ambito educativo, per le sue proprie pecularità organizzative, lo Scoutismo si presta -purtroppo- a offrire un buon banco di lavoro a frustrati di vario tipo che possono, complice la presunta Buonafede di cui sopra, spadroneggiare impuniti.
Usare la correzione fraterna va bene tra pari sensibilità, ma nulla può con capetti vari che si credono superiori alla media degli esseri umani.
Da qui la necessità -a mio avviso- di avere strumenti più forti che arrivino dove la correzione fraterna non riesce.
Citazione:
In linea di principio, ritengo tecnicamente realizzabile senza grossi problemi un'inchiesta - sondaggio condotta tra i capi per valutare lo stato delle cose. Ma non per indagare sulla buona o cattiva educazione media dei capi, sulla loro competenza, bensì sull'operato dell'Associazione secondo parametri misurabili.
Caro Capo Clan, quanta strada avete fatto l'anno scorso? Quanti pernottamenti in tenda? Zero? beh allora forse bisogna rivedere qualcosa...

Un sondaggio/inchiesta/eccetera, come correttamente dici, deve partire da dati oggettivamente misurabili e confrontabili, ma non può prescindere anche dalla valutazione di aspetti umani, perchè è a quello che in ultima analisi dovrebbe rivolgersi l'intento educativo ed è quello il "prodotto finito" che vogliamo ottenere: non maghi dell'ascia, ma Uomini in grado di rapportarsi con altri uomini. Non capetti che dimostrano ogni momento chi c'è l'ha più duro.
Citazione:
Non possiamo sindacare il comportamento della Co.Ca. perchè poi ci troveremo a sindacare il comportamento del comitato di controllo. E poi chi controlla il controllore?

Non solo possiamo, ma dobbiamo! Ne va di tutto il resto. Se è vero che la Coca è sovrana, è anche vero che questa sovranità non deve e non può essere motivo per l'accettazione di ogni comportamento deleterio. Non siamo in un consiglio di amministrazione di una multinazionale. Siamo Scout!
La cosa del controllore è un non-senso. E' evidente che chi "controlla" deve essere Autorità in tal senso, e per esserlo devono essere i Capi stessi che fanno sia da soggetti attivi che passivi. Poi non dimentichiamo che bisogna sempre e comunque rapportarsi a dati verificabili.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Venerdì 30 Mag 2008, 17:20    Oggetto: Rispondi citando

lungi da me pensare pensare a allo scoutismo come un rapporto tra beni e servizi, con dentro il customer care e tutte quelle strane storie.
Così non va.
Sono pienamente in disaccordo col questionario di uomodelbosco. Siamo una onlus! Non forniamo servizi!

Semmai, potrebbe anche esserci una richiesta di informazioni sullo stile di actaris, ma francamente mi sembra che siamo noi capi che NON VOGLIAMO capire la metodologia associativa (e non vorrei inoltrarmi della questione home page agesci, perchè uno lo scoutismo non è solo puffo e due mi chiedo in quanti scrivano a pe per pubblicare "trattati" di scouting...).

Per esempio, in quanti vanno ai campi di aggiornamento? Agli stage per capi? alle botteghe? alle occasioni di formazione permanente?

L'anno scorso (che ero in LC) ho fatto d'un colpo convegno giungla veneto, cfm lc e bottega nazionale giungla bosco (si, malato, lo so). Ma in quanti ne fanno solo un campetto ogni due anni?

Sto rimpiangendo il fatto di aver fatto un cfm lc, e non uno eg (errore di valutazione delle staff future...), però quest'anno ho fatto un'uscita di zona incentrata esclusivamente sul nuovo sentiero. Quante zona l'hanno fatto? e quanti capi hanno partecipato?

Torniamo al topic.

Chi controlla il controllore? il fatto che l'agesci sa che tipo di capo è che mette a rdz, nel comitato o che. Grazie a Dio del buon senso c'è ancora.
Semmai piuttosto mi chiedo se non ci possa essere una "visita" dal capo che è più di qualche anno (tipo 5-6) che staziona nella stessa unità, o che comunque ricopre lo stesso ruolo (sia esso in unità, a disposizione o quadro).
Ma solo conoscitiva.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 30 Mag 2008, 17:56    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
lungi da me pensare pensare a allo scoutismo come un rapporto tra beni e servizi, con dentro il customer care e tutte quelle strane storie.
Così non va.
Sono pienamente in disaccordo col questionario di uomodelbosco. Siamo una onlus! Non forniamo servizi!

Pienamente in diritto di non essere d'accordo, ci mancherebbe.
Ma c'è un problema.
Forniamo eccome un servizio, e il fatto che sia volontario non è meno servizio, anzi, è Servizio!
Il fatto di essere una onlus non dà diritto di dire "beccatevi quel che passa il convento". Al contrario, il fatto di essere un'organizzazione educativa, fa dello Scoutismo un'organismo al quale chiedere qualità e non approssimazione.
Il mio piccolo è troppo piccolo, ma quando -se vorrà- fare Scoutismo, io in qualità di genitore non mi accontenterò di quel "che passa il convento" ma ESIGERO' un servizio di qualità e la Coca in questione dovrà aspettarsi pelo e contropelo. Se mi accontentassi di meno come genitore farei meglio a mandarlo a giocare a basket o in colonia.
Citazione:
Chi controlla il controllore? il fatto che l'agesci sa che tipo di capo è che mette a rdz, nel comitato o che. Grazie a Dio del buon senso c'è ancora.
Semmai piuttosto mi chiedo se non ci possa essere una "visita" dal capo che è più di qualche anno (tipo 5-6) che staziona nella stessa unità, o che comunque ricopre lo stesso ruolo (sia esso in unità, a disposizione o quadro).
Ma solo conoscitiva.

Ho già spiegato chi verifica chi. Tutti. Non è altro che correzione fraterna formalizzata.
Ma poi, Rino, l'agesci sa che capo mette a rdz? Quello che da disponibilità, non quello che ha le carte giuste per ricoprirne il ruolo.
Se ci basta questo...
Io chiedo qualità. Come genitore per i motivi sopra detti, e come Capo perchè se voglio che il mio servizio sia il massimo che posso, chiedo il massimo che gli altri Capi possono, ma questo non mi sembra possa passare attraverso esempi come quello di JJ.
Infine. Che te ne fai dell'indagine solo conoscitiva se poi non passi all'azione?
Tanta paura sulle verifiche prospettate.
Forse dimentichiamo che come Capi le chiediamo ai ragazzi.
Progettazione>lancio>attività>VERIFICA. E cos'è la verifica se non fare il punto di quel che si è fatto, chi siamo e dove vogliamo andare? E noi Capi dovremmo estranearci da un sistema di verifica? E perchè? Ci consideriamo sopra a tutto?
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Venerdì 30 Mag 2008, 23:49    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con UdB,non so se ne avevo gia parlato qui.
Ma è un po di mesi che ho redatto un questionario da compilare in anonimato e per i genitori e per i ragazzi,questionari che vorrei proporre all'accettazione della Co.Ca. ma temo che siano molti quelli che temono le verifiche invece che prenderle come stimolo e crescita.
Ho gia detto che tanti sono i motivi per non essere schietti ed il piu Scout è quello di un errato buonismo,il non voler ferire,cosa che ho fatto anch'io in passato,ma mi son poi reso conto che seguendo questo sentiero si fa il male dello scoutismo e non ultimo della persona che invece andrebbe "criticata" in modo costruttivo,
I Britanni son strani ma lassù i MS (Capi Mad ) devono "Ri-Brevettarsi" ogni 5 anni ed ogni anno devono comunque ri sostenere esami o farne nuovi.
Forse è un po esagerato pero nel mondo in cui viviamo e le garanzie che dobbiam offrire ai giovani....non la credo cosi una grande follia.

Altro è invece il sistema di "preparare" i capi ossia come viene svolto il "corso" ...2 o 3 giorni fà mi son scritto con Steve (Stephen Peck) a Gillwell....e mi diceva di come è Gilwell ora e di come invece vengono portati avanti i corsi:e Brevetto e Woody.....per "seguire le esigenze dei neo Leader" e "le richieste dei tempi moderni"......Lassamughe Sgherbù....

CHE AMAREZZA......
io gliel' ho detto ....mi ha risposto di non preoccuparmi che Gilly è ancora viva e vegeta.......siiiiiiiiii
anche gli Zombi sono vivi.....Morti Viventi..............ma per favore......
Il fatto poi che non è piu Internazionale e da qualche anno non vi sian piu tortore ......la dice tutta....
La domanda SORGE SPONTANEA ma l'hanno scorso .....era un compleanno ......o l'ufficializzazione del funerale..........???


Snoaring Bear

Orso Ronfante

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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Sabato 31 Mag 2008, 01:01    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ma poi, Rino, l'agesci sa che capo mette a rdz? Quello che da disponibilità, non quello che ha le carte giuste per ricoprirne il ruolo.

che viene eletto.
Se è un capo che in zona si sa essere MOLTO particolare, ci si penserà due volte, dato che è possibile per una zona avere un rdz "normale" e uno "scaduto" (se non esce dalle votazioni, rimane quello di prima)
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Sentry





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MessaggioInviato: Sabato 31 Mag 2008, 17:22    Oggetto: Rispondi citando

Lasciamo perdere la zona e i comitati di controllo!
Sono tutte strutture che arrivano "tardi" e nelle quali si innescano meccanismi "politici" allucinanti!

Sul discorso verifiche a parte confermare l'assoluta mancanza di voglia di fare "autoverifica" o la paura di giudizi dilagante (basti dire che nel mio gruppo ad esempio non si condivide neanche il progetto del capo) mi viene da obiettare una cosa: in base a cosa decidiamo se un clan ha fatto il numero sufficente di Km? o se un Branco ha fatto pochi/troppi pernottamenti? E se quel clan quell'anno ha messo la strada in secondo piano per dedicarsi alla dimensione spirituale o al servizio (fatto bene)? Non so, questionari e cose del genere mi sembrano strumenti un po' fragili o che in alternativa ci ingabbierebbero dietro numeri e rigidità che poco si adattano al nostro quotidiano scautistico.
Per non parlare della proposta "questionario sul singolo capo", non voglio neanche immaginare cosa salterebbe fuori! Ma ve la immaginate la classica CoCa formata da gente che è in gruppo insieme da 40anni? Cosa può venir fuori da un questionario? Se hanno qualcosa da dirsi se lo dicono in bar (questo è il problema!) e non a CoCa o su un questionario per la zona! E vi immaginate questi stessi capi cosa direbbero dei ragazzetti iperattivi e pieni di idee appena tornati dai CFM? Come minimo il risultato sarebbe che la vecchia guardia è sempre al Top mentre gli ultimi entrati sono sempre nullafacenti ed idealisti!

Chiediamoci piuttosto da dove arrivano questi capi così assurdi!
Io continuo a pensare che sia un problema di dare il giusto peso alla "partenza"! Se c'è gente che di scoutismo non ha capito nulla ma fa il capo da anni, il problema non è suo, è del capo clan che x anni fa gli ha fatto prendere la partenza senza fargli capire che non aveva capito nulla di scoutismo!

Il come levarseli di torno non lo so... nel mio caso credo che uscirò io e fine della questione. Non è una soluzione, lo so... ma purtroppo non ho più voglia nè tempo di lottare contro i mulini a vento!
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Martedì 03 Giugno 2008, 07:59    Oggetto: Rispondi citando

Sentry ha scritto:
Chiediamoci piuttosto da dove arrivano questi capi così assurdi!

Fare il Capo è troppo pesante > le Unità vanno in crisi > rischio di chiudere le Unità > discesa di livello qualitativo pur di rastrellare pseudocapi > pseudocapi che una volta inseriti attirano o preparano altri pseudocapi > Coca trasformata in feudo.

L'ho già detto e ridetto: occorre rivedere profondamente il concetto di Capo.
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jumpjack





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MessaggioInviato: Venerdì 11 Luglio 2008, 21:38    Oggetto: Rispondi citando

domanda 1: ma esiste un metodo ufficiale con cui una co.ca. puo' verificare coi genitori le proprie attivita? Il questionario anonimo di cui si parla in qualche posto piu' sopra... è una cosa ufficiale? O la fanno solo le co.ca. che hanno voglia di farlo? No, perche' sono sicuro che alla mia co.ca farebbe di un bene, ma di un bene... Ho sentito come i genitori parlano della mia co.ca... e non è esattamente "bene". Eppure la co.ca. è convinta di essere un'ottima co.ca. Shocked

domanda 2: ma un capo scout anziano che dice a un tirocinante "tu ti devi fidare di noi, altrimenti non puoi stare in co.ca."... puo' essere considerato uno scout??? Io allibisco ogni volta che gli sento dire questa frase... ma la ripetono continuamente!!! Shocked Ma la Promessa se la sono bevuta insieme al cervello???
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
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MessaggioInviato: Sabato 12 Luglio 2008, 14:30    Oggetto: Rispondi citando

domanda uno: dato che non siamo un'azienda di servizi, il questionario di service quality feedback è inutile, e già si fa sul nostro servizio (ask the boy...).
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mangusta perspicace



Età: 41
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Messaggi: 173

MessaggioInviato: Sabato 12 Luglio 2008, 15:08    Oggetto: Rispondi citando

sento sempre più storie di Coca con meccanismi interni malati.
E non si può fare niente. I RdZ al massimo possono fare qualche chiaccherata per provare ad appianare le magagne.
Ma se la CoCA "malata" ha i capi in regola con l'iter, non c'è alcun regolamento da impugnare. Perchè la CoCa è sovrana, e non c'è un organismo che dia le direttive per certi comportamenti.
Di solito chi non si sente a suo agio in una CoCa prima o poi molla.
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jumpjack





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Messaggi: 197

MessaggioInviato: Sabato 12 Luglio 2008, 15:18    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
domanda uno: dato che non siamo un'azienda di servizi, il questionario di service quality feedback è inutile, e già si fa sul nostro servizio (ask the boy...).

boh, saro' io che so strano, ma non riesco a levarmi dalla testa che B.-P. diceva che dobbiamo essere un esempio per la società, oltre che per i bambini...
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jumpjack





Registrato: 19/03/07 18:00
Messaggi: 197

MessaggioInviato: Sabato 12 Luglio 2008, 15:23    Oggetto: Rispondi citando

mangusta perspicace ha scritto:
sento sempre più storie di Coca con meccanismi interni malati.
E non si può fare niente. I RdZ al massimo possono fare qualche chiaccherata per provare ad appianare le magagne.
Ma se la CoCA "malata" ha i capi in regola con l'iter, non c'è alcun regolamento da impugnare. Perchè la CoCa è sovrana, e non c'è un organismo che dia le direttive per certi comportamenti.
Di solito chi non si sente a suo agio in una CoCa prima o poi molla.

esempio, esempio, esempio...
ma che accidentibubbolo di esempio siamo???? Evil or Very Mad di scoutismo all'italiana? Shocked
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