Scout C@fé: Il Forum degli Scout

[franzos79]

Cari capi, il problema non sta nel discutere qui su CFT si o no tanto la decisione è stata presa e sarà questa per almeno i prossimi 12 anni (la sperimentazione ne dura 12 no?).
Bisogna discutere su come è stata presa.
Andate a rileggere gli atti dei consigli generali dal 2004 al 2007 e vedete quali erano le basi delineate dal Consiglio Generale su cui costruire il nuovo Iter. Elasticità dell'Iter, adattibilità al bisogno di formazione e alla realtà dei capi scout in formazione. Vi sembra che rispondano a quanto chiesto dal nuovo iter?
Se leggete le deliberazioni del Consiglio Generale dal 2004 ad oggi trovate che:

nel 2004 (mozione 01.2004) i responsabili regionali della Toscana
chiedono che "lo svolgimento dei Campi di Formazione Metodologica ed
Associativa" permettano "a quegli adulti in servizio educativo che per
esigenze di lavoro non riescono a partecipare ad eventi di formazione
di durata settimanale"

sempre nel 2004 (mozione 39.2004) si chiede di "ripensare all'iter
di Formazione Capi in modo da rispondere alle esigenze attuali degli
adulti in servizio educativo". Questa mozione ha origine dalla lettura
del documento "Formazione dei capi in Branca R/S" che vi invito a
leggere specialmente a pag. 113 dove non si vede nessun presupposto
utile alla creazione dei CFT

nel 2006 (mozione 31.2006) dove si istituisce la commissione che ha
elaborato il nuovo iter e in cui si chiedono "nuove modalità di
formazione dei soci adulti che tengano conto: tempi maggiormente
adattabili alle esigenze della persona [...], della realtà sociale e
dei tempi di vita di coloro che oggi entrano in Comunità Capi [...]

nella proposta elaborata dalla suddetta commissione fra i criteri
seguiti per l'elaborazione del nuovo iter c'è anche l'elasticità della
proposta di formazione

La realtà è che il nuovo iter che è stato elaborato non tiene conto della realtà sociale ma neppure lo fa ad esempio la proposta di formazione e servizio che si fa in R/S. Pensate ad esempio ad un rover al terzo / quarto anno di clan e che lavora. Mettiamo caso che, se non è interinale o a tempo determinato, avrà circa 21 giorni di ferie all'anno. Allora: 1/2 gli vanno per il campo invernale, 1/2 per il San Giorgio, 5 per la Ross, 10 circa per il campo di reparto, 5 per la route. Vi sembra una proposta umana questa? Quando fa le ferie? Si dedica agli scout per un anno intero?
Ma avete idea di quanta gente nelle comunità capi (e lo so perchè sono capo gruppo) fa fatica a fare i campi non perchè non ha tempo o voglia ma perchè non ha ferie o non gli vengono date!!! Con contratti interinali di 3-6 mesi come si fa a programmare la propria vita! Chiediamocelo e rileggiamo bene quali erano le basi di partenza del nuovo iter e quello invece che è stato approvato. E' un problema di come si prendono le decisioni e della qualità delle decisioni prese.

[rinoceronte caparbio]

[franzos79]

ciao, rispondo alla tua domanda finale. Secondo me sarebbero bastati CFM e CFA. Perchè secondo te c'era bisogno del CFT? Non basta la ROSS e il week-end partenti prima?
Ma il problema è un altro: è come si è giunti ad inserire il CFT, se leggi la mia prima risposta e leggi quei documenti non trovi traccia di una necessità di inserire il CFT nel percorso formativo. Inoltre io inserirei anche i campi a week-end che per i capi che non possono fare un campo intero (per le motivazioni che ho espresso nel primo intervento che sono reali e lo saranno sempre più nella società del lavoro che si sta delineando per i giovani di oggi e di domani, per i capi Agesci di oggi e domani): so che sono stati fatti in passato e vorrei vedere le statistiche relative ai giudizi espressi dai frequentanti i campi per capire se sono stati utili o no e da lì prenderei una decisione (queste statistiche online non ci sono nel sito agesci nè eranno allegate agli atti preparatori del consiglio generale). ciao

P.S.: riguardo a questa tua parte "compiendo delle scelte: non è obbligatorio rimanere in coca se non ce la si fa... " tieni conto che nella mia coca su 13 capi ho 5 capi con contratti a tempo determinato o interinale, alcuni in scadenza e con forti difficoltà durante i periodi estivi a prendere ferie non perchè non ne hanno voglia ma perchè l'azienda chiude "obbligatoriamente" in agosto o due settimane in agosto, oppure l'azienda non chiude ed essendo il giovane capo appena stato assunto è l'ultimo che si può permettere di dire quando vuole andare in ferie. E succede che un capo(o anche un R/S) arriva al campo più tardi perchè non gli hanno dato le ferie e cose simili. Cosa faccio? Dico a questi 5 che non è obbligatorio rimanere in coca? E dopo? Chiudo il gruppo? La società cambia, vediamo di non fare proposte utopistiche (mi riferisco al nuovo iter) e fuori dal contesto odierno e futuro del mondo del lavoro, dello studio dove i ragazzi e futuri capi vivono e vivranno.

[rinoceronte caparbio]

le due cose non sono collegate.

Partiamo con la prima.
Le ross e i weekend partenti sono due eventi con finalità diverse dal cft.
Dopo, l'opportunità del cft la metto in discussione anch'io. Che poi da me già si faceva un'uscita tirocinanti organizzata dagli IABZ alla FOCA di due giorni.
Allungarla di un giorno cambia poco.
Il campo a weekend è un'idiozia.
Se uno salta un weekend? è formato come uno che li ha fatti tutti?
E che io sappia non c'è stata sperimentazione (grazie a dio). Anche perchè a me rompe di più le balle avere 4 weekend completamente inchiodati per un campo. Mi mangio 4 riunioni coi ragazzi...Preferisco avere una settimana concentrata, che 4 week end in un mese TUTTI a scout.
Non hai tempo di fare formazione? Bene, allora la settimana di cfm te la fai quando chiudi l'azienda ad agosto, e salti una parte di campo.

Il discorso ferie.
Lasciando stare le implicazioni sociali, non mi sembra impossibile organizzare il campo di reparto le settimane che sta chiusa l'azienda di questo capo.

[franzos79]

Ciao, sul discorso Cft concordo con te che lo metterei in discussione, forse sarebbe bastato lasciare il Cfm che dava autorizzazione a condurre l'unità per 2 anni (+1 con progetto della coca e approvazione della zona) e il Cfa. E specialmente rendere obbligatorio che per condurre una unità devi avere almeno il Cfm cosa che nel nuovo iter non è così.
Sulle ferie non mi trovi concorde credo che ora forse si vede poco il disagio che la precarietà del lavoro crea sui capi però fra qualche anno saremo qui in associazione a parlarne.
Conta che, proprio seguendo il consiglio che davi tu, quest'anno per far si che le ferie della caporeparto che dovevano essere per forza nel periodo di ferie dell'azienda combaciassero con il campo di reparto, abbiamo chiesto ai genitori di spostare la "classica" data del campo. Non sai che fatica farlo capire ad alcuni genitori! Vabè grazie per la chiaccherata qui sul forum, speriamo che chi deve verificare l'iter di formazione attuale (ci sarà una pattuglia apposita) legga questo forum e prenda ispirazione.

[rinoceronte caparbio]

più che altro leggerà piazzagesci...
sia chiaro, io non sto difendendo i cft.

ma vedo che anche le occasioni di formazione fuori dall'iter ma oserei dire essenziali, vengono snobbate (esempio il convegno capi eg regionale per la verifica sul nuovo sentiero, di 37 capi andiamo forse 6.

[20coccy03]

ahn...o,ora ho capito(cosa che non mi era mooooolto certo prima)...il CFT è di zona...ossia quello che da me si chiama uscita tirocinanti(in realtà non è limitato il tutto a un we ma a un anno intero)....si fa da anni!
e io che mi preoccupavo che fosse a livello nazionale...

[rinoceronte caparbio]

infatti, solo è stato messo a livello formativo.
il punto è che tante zone e regioni non fanno nulla...

[Cerbiatto Ingegnoso]

Anche nella mia zona si è sempre fatto, ma era un'uscita tirocinanti... ora verrà conteggiata come CFT penso...