|
Scout C@fé: Il Forum degli Scout Possono leggere e scrivere in questo forum tutti coloro che sono interessati al mondo dello scautismo
|
Autore |
Messaggio |
BOBOMAN
Età: 60 Segno zodiacale: Registrato: 15/11/07 01:30 Messaggi: 1076 Residenza: Far West
|
Inviato: Lunedì 08 Dicembre 2008, 16:41 Oggetto: |
|
|
Mmmmmh la discussione si fà moooolto interessante.
Cerchiamo ....cerco....di chiarire i miei concetti .....anche perchè qui le varianti sono molte e gli aspetti e sfaccettature infinite.
Il Metodo è,si,completo e prevede TUTTO ma certamente è anche difficile....come lo è ,d'altronde,la vita stessa.
TRA UN OPERA D'ARTE ED UN PASTICCIO LA DISTANZA E' INFINITESIMA.
Allora,rispondo prima a Giulia,
La Link Badge,o come l'han chiamata ora "Moving on Award" (ve ne è una Castorini-Lupetti ed una Lupetti-Explo),
http://www.scoutbase.org.uk/library/hqdocs/badges/scout-moa.htm
E' una parte importante del Programma che mira a due/tre importanti risultati:
1)evitare "schock " da passaggio e quindi prematuri abbandoni
2)far si che la conoscenza tra branche motivi (TUTTA) la branca sottostante
3)cominci a responsabilizzare,"inoculare il germe" nei ragazzi più grandi del "travaso di nozioni" .
questo sia da Scout a lupetti sia da Lupi al passaggio al resto del Branco
Questo procedimento come tante cose nel Metodo Scout và fatto ....seriosamente....il bambino ragazzo deve sentire effettivamente ed UFFICIALMENTE sulla sua pelle il PP.
Nella pagina Web vi sono le linee generali dei requisiti ma per capire bisognerebbe leggere il Programma.
Cercando info per documentare il mio discorso mi sono imbattuto in questo:
http://www.assg.it/CHI%20SIAMO/Link%20Badge%20e%20Grigliata.html
Bene ,mi avrebbe fatto piacere....tanto per sapere che le mie non son parole al vento....che qualcuno mi leggesse ...ed APPLICASSE.....ma vista la data qui mi han preceduto.
Dal punto di vista di Elfo e Scout.....ovvio.....ciò però mi rende ancora più contento perchè vuole dire che vi sono ancora persone che cercano,studiano applicano e non scartan le cose a priori.
Allora,qui chiamano Link Badge,quello che fanno ultimamente anche nel mio gruppo(e ben venga),ossia il portare i Lupetti Salenti (Salire la Rupe) all'ultimo giorno (con dormita in tenda) del campo di Riparto.......
Bene....ma non è esattamente una Link Badge......la Link Badge ha un suo Programma più strutturato e completo che fà capire tutti gli aspetti del funzionamento della Nuova Branca e prepara/infarina il prossimo neo scout al salto....
a quello che ci sarà sulla cima.........l'altezza fà paura....e se si soffre di vertigini?
Con il mio collega ,Bagheera di gruppo,al ritorno dell'ultima assemblea abbiamo avuto una discussione a proposito,
non son riuscito però a fargli capire che questo sistema non TOGLIE LA SORPRESA perchè in Riparto non son il piantare le tende il fare il fuoco l'usare l'accetta le sorprese ma lo è L'AVVENTURA che tramite queste cose si può intraprendere.
Io asserisco che certe attività di Scouting vanno fatte in Branco ,come gioco,leggere(da leggero) e divertenti e non Ripartizzanti
ma l'INFARINATURA và già data lì perchè poi la "Salita" non sia traumatizzante ma soprattutto perchè ci si possa concentrare sull'AVVENTURA.........il Riparto non deve concentrarsi sui ...modi.....ma sugli obbiettivi......poi logico i modi li affiniamo ,progrediamo ed impariamo sempre di piu......ma un AUTONOMIA BASE la devo già avere.
Cacchio dovrei scrivere delle ore ,mi rendo conto RAGAZZI che certi punti son ostici da rendere....ma un conto è parlare la "stessa lingua" un conto è dover dispiegare 80anni di studio e sviluppo del Metodo ci son talmente tanti aspetti e variabili....
Capisco Rino il tuo intervento e concordo su certi aspetti.........puo capitare che una bella cosa ti caschi dal cielo quando meno te l'aspetti e non avendola desiderata e nemmeno conoscendone l'esistenza.........ok vero
Ma torno al "Scouting wants you" deve capitarti perchè è capitata a te non perchè qualcuno te l'ha FATTA CAPITARE......
OBBLIGATORIAMENTE............questa,scusa và proprio contro TUTTI i concetti Metodologici di B.-P......
Insomma i genitori che OBBLIGANO i figli allo Scoutismo sono un DANNO.
Poi una delle sfaccettature può essere il lavoro del Mastro che questo obbligo lo può trasformare in VOLONTA' ,ma questa cosa la ottieni proprio con quello che cerco di dirti.......ossia una "appetibilità" associativa di prim'ordine.
Se il Metodo fosse applicato con tutti i crismi Gilwelliani e l'esperienza dei suoi 80 e piu anni ,questi problemi non sarebbero nemmeno affrontati,avremmo una folta schiera di ...Mastri.......ed il tempo per lavorare su questi aspetti CON TUTTI.
Frenchie,CONCORDO in TOTO con quel che dici,Scoutismo di Frontiera,naque cosi e deve essere cosi,non per Angeli(un po anche loro però...dai ) ma per Diavoli in odore di Santità.
Ma quello che voglio dire io non è un sistema per"scremare" e tenere i SuperScout i SuperBuoni i Super..........
ma non è altro che un sistema per far andare la Locomotiva dove deve andare a pieno vapore e con tutto il carico di carbone nel Tender.
Io sono ad esempio per lo Scoutismo nei Riformatori,case famiglia,campi nomadi e quant'altro e nel Metodo è sempre esistito e con tanti mezzi/modi per poter superare i vari problemi:
(alcuni:LoneScouts,FreePatrols ecc.ecc.)
Snoaring Bear
Orso Ronfante
Orig.Gil.'85 |
|
Top |
|
|
sponsor
|
|
kipling
Età: 46 Segno zodiacale: Registrato: 09/09/08 14:43 Messaggi: 8
|
Inviato: Martedì 09 Dicembre 2008, 16:38 Oggetto: |
|
|
Cari Francesco e Guido,
da noi (loro, "io non c'ero" direbbe un assessore...) in passato la perdita di EG era "all'ordine del mese"= in 10 mesi... 10 EG o giù di lì...
Di chi è(ra) la colpa?
Una cosa è certa: mai dei ragazzi!
Questa credo sia l'unica dritta da dare ad un qualunque capo di cui si sconosce l'effettivo contesto in cui lavora... da qui potrete certo risalire il torrente per giungere alla fonte dei vostri problemi.
Di più credo non si possa dire perchè, mi permetto di aggiungere, non si può ottenere una risposta concreta ad un problema posto in maniera generica, così come lo avete formulato. E sconsiglierei anche di riformulare la domanda in maniera più specifica, in quanto essa sarebbe comunque soggetta ad almeno due filtri: il vostro punto di vista e quello di chi, leggendolo, riempirebbe a suo modo le parole che disegnano la vostra situazione (come direbbe un mio conterraneo... Pirandello).
Tutto ciò, non per fare l'intellettuale o facili sofismi, ma per sottolineare come i fraterni tentativi di darvi una risposta, così calorosamente elargiti dai nostri colleghi capi più sopra, sono "quasi per definizioni" tra il "poco utile" e l'"inutile" al vostro scopo.
Io posso dirvi la mia, NON SU QUELLO CHE IN TEORIA POTREBBE ESSERE ACCADUTO A VOI, ma su quello che in pratica è accaduto a me.
Diceva qualcuno che lo Scautismo educa al Senso del Concreto...
Quando arrivai in Reparto notavo, con lo sguardo di uno alle prime armi, una cosa strana: la maggior parte dei ragazzi che lasciavano erano, di primo acchitto, proprio quelli che mi parevano più "uomini del bosco" di quelli che rimanevano "scout"... Questo mi suonava strano.
Io ho sempre pensato che l'uomo, per spirito di sintesi e desiderio di certezze, cerca di trovare una sola causa ai suoi mali (Mi ha lasciato perchè... Si comporta così perchè...), ma la complessità del mondo non fa altro che ripeterci che dietro un evento ci sono sempre una miriade di cause alcune delle quali marginali, altre più decisive - ma sempre tante. Nel nostro caso, le cause del fatto che i ragazzi "non volevano più andare agli scout" potevano essere i genitori, le antipatie reciproche tra ragazzi, i troppi soldi richiesti per le attività, noi capi, la nostra impreparazione o la nostra non continua autocritica (che è la stessa cosa..), oppure il fatto che essi non volevano più andare ad UNA COSA che noi (loro...) gli avevamo(-no) detto essere lo Scautismo - ma così non era...
Allora bisognava partire da un dato certo o da un indizio: ripeto, quelli che se ne andavano parevano più "scout di chi rimaneva" (per motivi che ora non pare opportuno spiegarvi...). Provavamo a fare autocritica e cominciare col mettere in discussione tutto ciò che abbiam (avevan) sempre fatto: lo "scautismo" proposto, e lo stesso rapporto coi genitori. Non dimentichiamoci che "dovrebbero" essere questi i due poli di riferimento per i nostri ragazzi, a meno che essi non vivano gli scout come un hobby (leggi: parcheggio) da cui poter entrare e uscire a loro piacimento... ma la colpa è del parcheggiatore...
[...dopo due anni di disumana pazienza...]
EG persi in un anno= una guida, che non voleva fare una legatura per non rischiare di strapparsi le unghie... Ma non era questo. Anche lì c'era una colpa che di sicuro non era sua. Ma dei genitori, e nostra che c'eravamo fatti sfuggire qualcosa...
Come siamo arrivati a questo: studiando. In tutti i sensi.
In parole povere: ESPLORANDO.
Come dicevo prima, come nei mali anche nelle buone riuscite, le cause sono molteplici.
C'è stata la collaborazione di alcuni genitori, e ragazzi, e nostra. Molti ostacoli.
Poche e semplici linee-guida di cui, cari Francesco e Guido, voglio regalarvene (qualc-)una:
OGNI ABERRAZIONE METODOLOGICA SARA' PERDONATA TRANNE QUELLA CONTRO IL SISTEMA DI SQUADRIGIA
Una volta lo essi in evidente tono provocatorio e ironico, ma per la buona riuscita delle attività tutto ciò ho sperimentato essere vero.
Il Reparto esiste se esistono le Squadriglie!
Detto altrimenti: una qualunque proposta educativa rivolta contemporaneamente ad un 11enne e ad un 16ennie ha senso solo se questi sono organizzati in Squadriglie, o in qualcosa del genere (in altri ambiti). Altrimenti che senso avrebbe la presenza di un sedicenne tra dodicenni o di un dodicenne tra sedicenni?
E questo perchè -IL CONSIGLIO CAPI E' IL MOTORE DEL REPARTO-
"I progressi migliori si ottengono in quei Riparti in cui l'autorità e la responsabilità sono realmente affidate nelle mani dei Capi Squadriglia. Questo è il segreto del successo della formazione scout." (B-P da Il libro dei capi)
Dentro questi paletti, l'intervendo del capo è ridotto all'osso: buon per lui e (sopratutto) per i suoi ragazzi!
Molti addebitano, ed è lapalissiano..., che il disamore (evidente e rilevato dalle indagini e dai numeri... anche dallo IARD) delle giovani generazioni (specie in Reparto e in Clan) verso lo Scautismo, è dovuto al fatto che una marea di adulti "adulterati" (immaturi, specie sul piano emotivo) vivono male il loro ruolo di "capo": nella società dei "bamboccioni" i bamboccioni trovano nello Scautismo un ghiotta occasione per convincersi di essere "qualcuno", rallentando così la propria crescita e quella dei ragazzi, asfissiandoli con la propria voglia di protagonismo (più o meno inconscia).
Ma la unica vera intuizioni di B-P non fu quella di portare i pantaloncini corti anche in inverno, ma che (potrebbe altrimenti dirsi) nello scautismo i ragazzi sono i protagonisti della propria crescita.
Non ha "senso", nel vero senso del termine, arrivare un sabato (o una domenica) nella sede del Reparto con un bel "pacco sorpresa" preparato dai capi-adulti, per quanto ottimamente confezionato e studiato con precisione nei minimi dettagli, e proporre questa attività (il "pacco") contemporaneamente a tutti i membri del reparto - dagli undici ai sedici anni.
Un intero libro di B-P si intitola: Guida da te la tua canoa. Se noi facciamo delle scelte per i nostri ragazzi non faremmo altro che mettere zavorra sulle loro canoe e rischiare di farli calare a picco (imitando così quello che purtroppo fanno molti genitori...).
Basti pensare che la maggior difficoltà di chi vende gli ovetti Kinder è quella di metterci un regalo buono per tutte le fasce d'età...
Nel quartiere generale dei Boy Scout d’America è posta una grande statua di B-P con un piedistallo, sul quale è scritto semplicemente:
“Robert Baden Powell - inventore della Squadriglia”.
L'unico regalo buono per tutti è la Bibbia, che non deve mai mancare nelle attività - come al solito, meglio se proposto dai Capi Sq....
Ricorda poi Papa Giovanni Paolo II in una lettera del 1997:
Il vostro fondatore, Baden Powell, amava indicare i due grandi libri che dovete sempre saper leggere: il libro della natura e il libro della Parola di Dio, la Bibbia. Si tratta di un'indicazione sicura e feconda. Amando la natura, vivendo in essa e rispettandola, imparate ad unire la vostra voce alle mille voci del bosco che lodano il Signore; immersi in essa continuate a celebrare i vostri momenti di preghiera e le vostre liturgie, che resteranno nel cuore dei giovani come esperienze indimenticabili.
Anche da qui si arriva a: LO SCAUTISMO SENZA SCAUTISMO (vita all'aria aperta, scienza dell'uomo di boschi= avventura) E' UN'ALTRA COSA.
Ciascuno riempi le mie parole a suo modo.
Mi perdonino quelli che le hanno riempite di toni offensivi.
Rudyard. |
|
Top |
|
|
ScOiAtToLo_SoLaRe
Registrato: 08/01/07 15:39 Messaggi: 4
|
Inviato: Martedì 09 Dicembre 2008, 20:51 Oggetto: |
|
|
personalmente, spesso mi è capitato spesso di dire basta, anche se poi non è mai accaduto.
come esperienza personale dico che la causa di questa idea era spesso il tempo che i miei capi reparto pretendevano che io spendessi quando ero capo squadriglia.le soddisfazioni erano tantissime ma mi capitava di passare tre o quattro pomeriggi a settimana in sede e il rendimento scolastico ne risentiva parecchio a causa dei miei capi troppo esigenti!
poi spesso succede che una persona semplicemente non sia davvero motivata.spesso i bambini iniziano i lupetti obbligati dai genitori, si divertono, ma quando passano in reparto arrivano a dover fare una scelta seria, e molti non vogliono impegnarsi!a quest'età molti preferiscono scoprire l'ebrezza delle prime vasche in centro e dei primi morosini:) |
|
Top |
|
|
gufopreciso
Età: 37 Segno zodiacale: Registrato: 24/12/07 12:37 Messaggi: 909 Residenza: Genova-Voltri
|
Inviato: Mercoledì 10 Dicembre 2008, 14:49 Oggetto: |
|
|
BOBOMAN ha scritto: |
La Link Badge,o come l'han chiamata ora "Moving on Award" (ve ne è una Castorini-Lupetti ed una Lupetti-Explo),
http://www.scoutbase.org.uk/library/hqdocs/badges/scout-moa.htm
E' una parte importante del Programma che mira a due/tre importanti risultati:
1)evitare "schock " da passaggio e quindi prematuri abbandoni
2)far si che la conoscenza tra branche motivi (TUTTA) la branca sottostante
3)cominci a responsabilizzare,"inoculare il germe" nei ragazzi più grandi del "travaso di nozioni" .
questo sia da Scout a lupetti sia da Lupi al passaggio al resto del Branco
Questo procedimento come tante cose nel Metodo Scout và fatto ....seriosamente....il bambino ragazzo deve sentire effettivamente ed UFFICIALMENTE sulla sua pelle il PP.
Nella pagina Web vi sono le linee generali dei requisiti ma per capire bisognerebbe leggere il Programma. |
Non sono molto convinto della grandissima importanza di questa patacca. Voglio dire, probabilmente funzionerà, ma non ne sento la mancanza... A che pro far partecipare un lupetto per 1 mese / 1 mese e mezzo alle attività del Reparto? A parte il casino del partecipare per un periodo così lungo (zeppo di attività di squadrgilia, imprese di sq o di reparto, ecc.. mica si sta tutti i sabato in sede a giocare o fare attività... a che partecipano? cosa fanno? Mica possono piombare dal nulla in una sq e partecipare all'impresa.... alla fine poi si annoiano a guardare...); e poi secondo me ci potrebbe essere il rischio che una volta tornato in branco abbia una partecipazione "passiva/negativa" no? Per quanto riguarda la mia realtà sono bassissime le percentuali di novizi che lasciano all'inizio per lo schock, dipende tutto da come il reparto li accoglie e soprattutto dal lavoro dei CSq. Anche poi il fatto di lavorare in branco già a qualcosa per il reparto, qunado verosimilmente si sta anche lavorando su Lupo Anziano... Personalmente non sono molto entusiasta di un'esperienza del genere,e lo troverei poco adatto alla realtà italiana...
Diverso il discorso del bivacco/uscita reparti+CdA che anche noi facciamo...
Citazione: |
Io asserisco che certe attività di Scouting vanno fatte in Branco ,come gioco,leggere(da leggero) e divertenti e non Ripartizzanti
ma l'INFARINATURA và già data lì perchè poi la "Salita" non sia traumatizzante ma soprattutto perchè ci si possa concentrare sull'AVVENTURA.........il Riparto non deve concentrarsi sui ...modi.....ma sugli obbiettivi......poi logico i modi li affiniamo ,progrediamo ed impariamo sempre di piu......ma un AUTONOMIA BASE la devo già avere. |
Questo però è un discorso diverso, e condivisibile... (al che però si potrebbe obbiettare come nel caso, ad esempio, di quelli che non provengono dal Branco che la sq è sufficiente a dare larga autonomia e competenza di base) |
|
Top |
|
|
PanteraSolare
Età: 31 Segno zodiacale: Registrato: 17/03/08 10:17 Messaggi: 49 Residenza: Livorno
|
Inviato: Domenica 14 Dicembre 2008, 22:50 Oggetto: |
|
|
fin troppi interpretano lo scouting come un "parcheggio" come lìultima ruota del carro dei loro impegni.
molte delle persone che escono (almeno nem mio gruppo) hanno questa motivazione..ma andiamo con ordine..
PER QUANTO MI RIGUARDA
- Quando ho/ha pensato di uscire dagli scout..... :all'inizio del quarto anna di reparto, il penultimo.
- Cosa non andava (paura, noia, sentirsi arrivati, altri problemi o impegni, problemi con capi o altri ragazzi).... dopo aver suparo tutto credo ia stata semplicemente paura di crescere, di diventare una person importante del reparto..o meglio, aver preso consapevolezza che ero una persona importante per il reparto...
- Cosa ho/ha fatto... mi sono fermata un attimo e ho guardato indietro..tutto il mio passato era inrisodi episodi bellissimi, indimenticabili e forti, che hanno lasciato un grosso solco..e tutti sono riconducibili allo scouting..
- Come è andata a finire... ho continuato, e adesso sono un caposq, contenta di esserlo.
alcuni miei amici spesso dicono che vorrebebro smettere, in genere ne parliamo..ricordiamo un po' gli episodimigliori...ragionami del perchè vorrebbero rinunciare a tutto. e per adesso non ne hanno fatto di nulla.
altri invece non si sono trovati bene, credevano fosse uno spreco ditempo, non avevamo iù voglia di venire...e non li abbiamo più visti.. |
|
Top |
|
|
cate95
Età: 29 Segno zodiacale: Registrato: 14/06/08 17:14 Messaggi: 187 Residenza: Sora
|
Inviato: Martedì 30 Dicembre 2008, 12:59 Oggetto: |
|
|
io l'anno precedente volevo andarmene per il senso di colpa....
vi spiego i fatti in breve: mi affidano la fiamma ed io la perdo pensando che dopo il mio capo squadriglia venisse in sede a prenderla. beh dopo "lavate doi testa" (giustissime) penso tra me e me: "ho combinato una cosa dsavvero molto grave, quindi per non dare fastidio m ne vado!". ho aspettato *Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* venisse il mio secondo anno in reparto ed ho notato che tutti avevano capito che non era mia intenzione perdela, ma nemmeno mi consideravano una santa. alla fine mi son detta:" riproviamoci, cercando di non fare danni, ed eccomi qui!". |
|
Top |
|
|
Marmottina Lu
Età: 29 Segno zodiacale: Registrato: 29/03/09 11:06 Messaggi: 28 Residenza: Bologna
|
Inviato: Domenica 29 Marzo 2009, 11:19 Oggetto: |
|
|
Io non ho mai pensato di lasciare gli scout.
Anche perchè io non ho fatto i lupetti, e sono passata subito in reparto, ora sono al secondo anno.
Ma spesso mi danno fastidio le voci che girano, un conto è la sera in tenda scherzare facendoci tutte le coppiette immaginarie, un altro conto è che il soggetto delle chiacchiere sia proprio un amicizia di me e un ragazzo, lui prova qualcosa di più di quanto provo io e questo si nota.
Ma io non mollerei gli scout solo per degli spettegolezzi in giro.
Anche perchè ormai io ci vivo agli scout, mi diverto troppo e mi piace il mio gruppo.
Quindi perchè lasciarlo? |
|
Top |
|
|
|
|