Mica tanto, trovo solo il DVD in francese sottotitolato in inglese, che per me va bene... ma se volessi farlo vedere ai miei ragazzi ha poca utilità purtroppo
Si è stato presentato anche al Giffoni. Ma per quanto mi è dato sapere non è stato rilasciato... Sarebbe interessante informarsi ed attivarsi, non solo perchè dovrebbe essere l'unico film in circolazione con protagonista una Squadriglia (e ripeto, sembra uscita da un disegno di Joubert), ma insegna anche molto ai ragazzi sullo Spirito di squadriglia, l'agire come Squadriglia ecc... (partono per l'uscita come una Sq con tensioni, conflitti e nervi scoperti e quando tornano sono una vera squadriglia).
Per quanto mi riguarda ho comprato il DVD francese e valuterò se i miei ragazzi saranno in grado di affrontare i sottotitoli in inglese... (alle medie ce li facevano già vedere i film sottotitolati!)
Essendo finalmente riuscito a vederlo tutto vi spiego la storia.
Brevemente è la storia di una Squadriglia SdF, le Aquile, composta da 8 ragazzi come che fanno il campo vicino a Chamonix nell'estate del 1960; ho scoperto inoltre che il film è così reale, perchè la storia è realmente accaduta ed i personaggi erano realmente quei ragazzi di quella squadriglia (tranne i nomi loro e della sq, Pantere), difatti il regista e produttore Jean-François Davy era il Capo di quella Sq (che avendo già la passione per la fotografia ha potuto attraverso le foto fate all'epoca, anche durante la disastrosa gita, ricostruire esattamente il feeling dell'epoca). Perciò i personaggi sono 9+1: lo splendido monte del Brévent, il Monte Bianco e i massicci delle Aiguilles Rouges con la loro splendida natura selvaggia; gli 8 squadriglieri ed il loro Capo Reparto (incompetente) di cui i ragazzi non hanno una grande stima che li assegna una missione rischiosa: scalare il Brevènt in 3 giorni (dormire ad un oratorio, dormire sul rifugio vicino alla cima). Perchè rischiosa e perchè incompetente? La grave mancanza è stata quella di dire "il rifugio è segnato nella cartina" (come si giustificherà di fronte alla guida alpina) senza informarsi se in quel rifugio sia possibile dormire o se sia aperto, difatti il rifugio è chiuso e quando la squadriglia arriva al rifugio quando il sole sta per calare si ritrova su una pietraia ad altezza molto elevata (il brevént è 2500 mt) davanti ad un rifugio chuso. L'altra grande mancanza è stata quella di non aver valutato se quella squadriglia era in grado o aveva le capacità per affrontare una missione del genere, probabilmente non abituati alla montagna (en passant noto che sono di Parigi), commettono alcuni gravi errori: il primo è quello del capo squadriglia di voler a tutti i costi raggiungere il rifugio nonostante l'ora si facesse tarda e la luce scemando, a differenza dell'altra sq che avrebbero dovuto incontrare al rifugio, le Pantere, che visto il volgere della situazione decisero di fermarsi (PS tra parentesi, in questo mi sono rivisto ad un Raid quand'ero Capo Sq che i Capi ci dissero di raggiungere un luogo vicino ad un rifugio, ma a tarda ora eravamo ancora per la pietraia a salire non ancora vicini al rifugio, perciò tornammo sui nostri passi per cercare finchè c'era ancora un pò di luce un luogo più adatto (e più basso e protetto) per costruirci il rifugio per la notte e scaldarci col fuoco); scarsa esperienza che si nota anche quando da lassù decidono di raggiungere le luci più vicine di un paese (di notte su di un monte le luci di un paese "vicine"?) senza apparentemente consultare la cartina adeguatamente o forse con scarse capacità di saperla leggere altrimenti avrebbero visto che tra loro ed il paese vi erano delle pericolose e ripide gole apparentemente senza sentiero; nonostante non si siano fermati prima decidono col buio di tentare di scendere e si fermano solo quando non ne possono proprio più, non accendendo un fuoco per riscaldarsi al mattino partono prima del sorgere del sole che possa scaldarli (un ragazzo inoltre si era preso un'insolazione ed un altro si era rotto una spalla cadendo) e ad un certo punto si dividono in cerca di un passaggio. La squadriglia inoltre aveva alcuni nervi scoperti e conflitti (non vi era molto spirito): c'era un ragazzo orfano del padre (nonostante ne parli come se fosse ancora vivo) e che era stato in riformatorio perchè era cleptomane, che è il classico ragazzo negativo che vede il bicchiere mezzo vuoto e non manca mai di fartelo notare nè di fare commenti irritanti nei momenti meno adatti; un ragazzo orfano dei genitori cresciuto dal nonno, un pò sbruffone (credo sia il terzo), litigioso e bastian contrario che ha un fratello soldato in Algeria per il quale ha paura (e odia la guerra) ed ovviamente se la prende con un altro ragazzo, ebreo ma soprattutto pied-noir (ossia francese d'Algeria riparato nella metropolitana "temporaneamente" a causa della guerra, i pied-noir chiedevano che la Francia riprendesse il controllo della situazione in Algeria), perciò se la prende con lui perchè incarna il motivo per cui suo fratello si trova in guerra (questo ragazzo fisicamente fragile tuttavia è il ragazzo moralmente migliore e che fino all'ultimo mantiene lucidità, sangue freddo e che ha conoscenze); vi sono poi due ragazzi molto amici probabilmente del secondo anno ed infine il piccolo novizio a cui tutti vogliono bene e vol quale tutti sono buoni e protettivi e proprio lui, come spesse accade, funziona da collegamento per tutti. Il Capo (altrimenti un bravo Capo, umano, col cuore e con quelle doti che ricerchiamo nei nostri Capi Squadriglia) ha però il difetto di "andare per la sua strada" e di non voler sentire gli altri, in particolar modo il Vice che anche se avrà ragione a dire "è una follia, torniamo indietro" tuttavia è un gran testone ed è sempre in conflitto ed in opposizione a quello che il Capo dice o fa (e forse sotto vuole essere come lui, se la prende con lui perchè una ragazza sembra preferire flirtare col Capo ed inoltre il Capo all'inizio del film porta sempre dei Ray-Ban ma poi il Vice glieli ruba e quando è solo se li mette con grande soddisfazione).
Tornando alla storia, al calare del sole quindi iniziano a ridiscendere soprattutto perchè i più giovani hanno forzato la porta del rifugio e sono entrati facendo dei danni perciò si sentono costretti ad andare via per non essere incolpati (il più piccolo intanto si è slogato/rotto una spalla); ad un certo punto però il Capo. Patrick, capisce che sarebbe meglio fermarsi (un ragazzo per la stanchezza è caduto) ma il Vice, Eric, e Jean-Pierre (quello col fratello soldato) ovviamente dicono il contrario di quello che lui dice ("bella solidarietà, se cade uno cadono tutti?") e proseguono (naturalmente in quelle situazioni nonostante il capo avesse ragione gli altri benchè stanchi e sfiniti cercano sempre di "proseguire", non so se mi spiego, e visto che prima seguire il Capo non è stato positivo ora che dovrebbe ascoltarlo spinti dalla stanchezza e dalla disperazione proseguono) finchè si rendono conto che non possono proseguire e dicono a Patric "va bene fermiamoci". L'indomani ripartono in fretta (intanto uno dei due più giovani, oltre al novizio, si è preso un'insolazione ed ha la febbre alta) e si trovano difronte alla gola si dividono in due gruppi per cercare un passaggio mantenendosi in contatto con i fischietti: il gruppo col Capo non trovando il passaggio (troppo pericoloso proeguire) ritornando indietro; il gruppo col Vice si trovano nella stessa situazione ma essendo Eric un testardo e volendo dimostrare di aver ragione dice loro "tornante indietro se volete, io proseguo"), e gli altri tornano indietro. Eric alla fine ha paura ed è in una situazione senza via di uscita, chiama aiuto ma non lo sentono perchè sono tornati indietro e lui non ha il fischietto, alla fine scivola e precipita in una cascata. Quando Patrick, che ormai ha capito e diventa un vero Leader) vede che gli altri sono tornati senza Eric dice di stare fermi e col ragazzo ebreo (molto in gamba) tornano indietro per cercarlo, ma non lo trovano (inoltre Eric aveva il cibo per tutti). Perciò si rimettono in cammino nonostante le proteste, ma Patrick fa loro notare che non possono fare nulla, sono senza cibo, il novizio ha la spalla rotta e Bruno, quello con la febbre, sta molto male e peggiora, e Jean-Pierre sta un pò impazzendo ( ed è meglio scendere il prima possibile finchè per poterlo soccorrere e per cercare aiuto per Eric. Trovano un fienile un pò distrutto, si fermano un pò per aspettare Eric (si trovano in fondo alla gola dove erano prima e pensano che lui possa arrivare), ma si sente un temporale in arrivo. Questo è quell'attimo magico che tutti noi conosciamo in cui nonostante tutto, nonostante la situazione, nonostante sia venuto fuori il peggio di tutti noi; all'improvviso si crea un legame, uno spirito di squadriglia solido come un cemento; ed inoltre ci si responsabilizza e si capisce. I quattro rimangono al fienile ed accendono un fuoco per scaldare loro ma soprattutto Bruno; mentre Patric e Jean-Pierre scendono a valle in cerca d'aiuto.
Da notare alcune cose del finale: Patrick e Jean-Pierre sentono la responsabilità, si uniscono e fanno tutto il possibile; quando Jean-Pierre guida il soccorso al fienile il primo che chiama e abbraccia e proprio il cleptomane nonostante per tutto il film se la sia sempre presa con lui per ogni cosa che facesse o dicesse; Patric sfinirà le proprie forze per aiutare i soccorsi a trovare Eric (che lo trovano dopo 48 h da quando Patrick e Jean Pierre arrivano a Chamonix) e quando lo troveranno sarà il primo a correre da lui in ospedale e guardandosi si sorridono; i ragazzi ora sono scesi dal monte come una vera Squadriglia, hanno capito e sono veramente uniti.
Inoltre un'altra dimostrazione dell'irresponsabilità del Capo Reparto è quando Patrick e Jean-Pierre arrivano alla stazione della gendarmerie alpina, lui saprà solo giustificarsi aggredendo i ragazzi scaricando su loro ogni colpa e cavolata compiuta, finchè Patrick, che ha capito, non lo prende per il bavero guardandolo negli occhi ed il Capo Reparto si farà piccolo piccolo e capisce di essere stato un idiota.
Oltre che bello, bello il paesaggio, bella la storia e la realtà che si trasmette (senti proprio che è reale), bella l'aria "eroica" degli anni '60, è anche molto istruttivo per tutti.
Subito i ragazzi erano preoccupati ed allarmati dal fatto che non fosse in Italiano, ma poi hanno superato subito le difficoltà e si sono appassionati ed interessati molto. Ogni tanto ci fermavamo a fare il punto, riflettere sulle situazioni sia quelle specifiche pratiche (cosa fare se ci trovassimo così), sia sul discorso rapporto capo-vice e spirito di squadriglia da creare (come, ecc...), e si è creato un clima di condivisione e confronto interessato, partecipato e sentito. Dopo due ore e mezza abbiamo terminato Alta, e riprenderemo la visione la prossima volta perchè non siamo riusciti a finirlo.
Io l'ho acquistato su amazon.fr 8€ compresa la spedizione...
Ma si potrebbe fare pressioni sulla medusa perchè la copia in italiano esiste fisicamente (l'han proiettata al giffoni e trasmessa una sola volta in tv), ma non è distribuita.. ma credo sia al di la delle nostre possibilità...