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Scout C@fé: Il Forum degli Scout Possono leggere e scrivere in questo forum tutti coloro che sono interessati al mondo dello scautismo
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franzos79
Registrato: 03/09/08 15:34 Messaggi: 324
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Inviato: Giovedì 14 Aprile 2011, 16:29 Oggetto: Lettera di 63 capi scout romani alla Chiesa e all'Agesci |
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Tratto da Adista
36090. ROMA-ADISTA. È un gesto di rottura, compiuto in maniera anche piuttosto polemica, con la scelta fatta ormai diversi anni fa dai vertici dell’Agesci (la più importante associazione di scout cattolici in Italia) di non intervenire sulle questioni di carattere politico ed ecclesiale: ne sono protagonisti 63 capi scout della zona Roma Ovest (“Cassiopea”), che in un documento inviato il 22 marzo scorso agli organismi dirigenti dell’associazione, alla Presidenza della Cei, al vicario del papa per la Diocesi di Roma ed ai Vescovi ausiliari della loro città denunciano il degrado raggiunto dalla nostra vita civile ed il colpevole silenzio, anche ecclesiale, che accompagna questa difficile fase del Paese.
«Non possiamo tacere», ripetono quasi come un refrain i capi scout romani nella loro lettera-appello. E spiegano: «Da tempo la vita della comunità civile, la stessa esperienza personale quotidiana, ed in particolare quella dei giovani, è sconvolta, colpita, avvilita dal prorompente e violento affermarsi di disvalori, di stili di vita, che non solo sono estranei alla nostra cultura, alle nostre speranze, al nostro impegno per un mondo migliore, ma confliggono duramente con essi, sono ad essi antagonisti, ne svuotano ogni contenuto positivo, ogni possibilità di successo».
«Non vogliamo tacere», continuano i capi scout dell’Agesci romana, «dell’avvilente silenzio, della mancanza di coraggio, se non dell’omertà, che abbiamo dolorosamente osservato in troppi luoghi, occasioni, eventi, nei quali la gravità di quanto recentemente emerso nelle cronache politiche e giudiziarie avrebbe dovuto sollevare ammonimenti, prese di posizione nette ed inequivocabili di condanna e di salvaguardia delle condizioni minimali perché sia salvo il rispetto reciproco e la dignità delle istituzioni della Repubblica democratica». Il riferimento, esplicito, è ai vertici della Chiesa: «Ci sentiamo responsabili - scrivono - del silenzio dei nostri vescovi, pur con le autorevoli eccezioni di cui abbiamo avuto notizia: li sproniamo al coraggio, alla profezia, perché sappiano confortare il dolore, raddrizzare il disorientamento, che avvertiamo vastissimi nelle comunità cristiane locali, nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi frequentati dai nostri giovani».
Non manca una critica ai vertici del loro stesso movimento: «Ci sentiamo responsabili, ma non solidali, del silenzio (non conta se imbarazzato o meno) dei nostri organi direttivi nazionali e regionali, che, assoggettati al vincolo democratico di rappresentanza, sono la nostra voce pubblica istituzionale. Li impegniamo ad un più attento e tempestivo ascolto dei capi e dei gruppi scout; e a una più netta azione pubblica che dia testimonianza del pensiero e dell’impegno dei capi educatori dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani». (valerio gigante) |
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elfo
Registrato: 05/03/07 11:40 Messaggi: 1399
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Inviato: Giovedì 14 Aprile 2011, 19:12 Oggetto: |
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Testo originale della lettera:
63 Capi Scout AGESCI della Zona Cassiopea Regione Lazio ha scritto: |
Alla Capo Guida, al Capo Scout AGESCI
Al Comitato Centrale AGESCI
Al Comitato Regionale AGESCI del Lazio
Ai Responsabili della Zona Cassiopea del Lazio
Al Consiglio di Zona Cassiopea del Lazio
Alla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana
Al Cardinale Vicario della Diocesi di Roma
Ai Vescovi Ausiliari della Diocesi di Roma
Agli organi ed agenzie di informazione
Roma, 20 marzo 2011
NOI NON POSSIAMO TACERE
Siamo capi scout, cristiani adulti e consapevoli, cittadini fedeli ed attivi della Repubblica, educatori di giovani e ragazzi che accompagniamo verso l'età adulta.
Indichiamo e testimoniamo, pur nei limiti delle nostre debolezze e fragilità, ai giovani ed ai ragazzi che le famiglie ci affidano, la via gioiosa e gratificante della crescita nell'impegno responsabile, nel rispetto assoluto per gli altri, nella sobrietà dei costumi, nel merito paziente, per diventare adulti, persone mature, artefici della vita propria e collettiva, capaci di relazioni ed attenzioni solidali da esprimere con delicatezza: fermi nei principi, intransigenti verso gli errori e tuttavia tolleranti e comprensivi verso chi è nell'errore; senza vantare primati ed immunità dagli errori ed infedeltà, ma coscienti che la dignità della persona e della comunità civile, la dignità delle istituzioni pubbliche e la credibilità dei nostri valori educativi risiedono nei nostri comportamenti, in ciò che diciamo ed in come giudichiamo il presente.
NOI NON POSSIAMO TACERE
che da tempo la vita della comunità civile, la stessa esperienza personale quotidiana, ed in particolare quella dei giovani, è sconvolta, colpita, avvilita dal prorompente e violento affermarsi di disvalori, di stili di vita, che non solo sono estranei alla nostra cultura, alle nostre speranze, al nostro impegno per un mondo migliore, ma confliggono duramente con essi, sono ad essi antagonisti, ne svuotano ogni contenuto positivo, ogni possibilità di successo. La promozione del facile successo poggiato sull'apparire, su relazioni di convenienza ed acquiescenza verso il potere economico, sull'opportunismo prevaricatore del merito altrui, sulla compiacente complicità in traffici di dubbia liceità e di certa immoralità, sulla sistematica ed irridente demolizione di ogni principio di onestà, di rettitudine, di primato del bene comune, sulla smodatezza dei comportamenti e dello stile personale,
* vanifica qualsiasi iniziativa educativa ispirata dai nostri condivisi valori cristiani e civili;
* intacca le potenzialità delle istituzioni ecclesiali, così come di quelle civili, nel promuovere la dignità della persona umana e, per quanto più da vicino ci riguarda, dei giovani che, mentre si avvicinano all'età adulta, dovrebbero incontrare in tutti i livelli della vita sociale, e a maggior ragione in quelli più alti, maestri, amici, compagni di strada sensibili ed amorevoli;
* inquina le relazioni interpersonali che devono essere improntate alla gratuità, alla fiducia nel prossimo, alla tranquilla confidenza che le istituzioni hanno ne1 servizio alla persona, ai cittadini la loro unica ragione d'essere.
NOI NON VOGLIAMO TACERE
dell'avvilente silenzio, della mancanza di coraggio, se non dell'omertà, che abbiamo dolorosamente osservato in troppi luoghi, occasioni, eventi, nei quali la gravità di quanto recentemente emerso nelle cronache politiche e giudiziarie avrebbe dovuto sollevare ammonimenti, prese di posizione nette ed inequivocabili di condanna e di salvaguardia delle condizioni minimali perché sia salvo il rispetto reciproco e la dignità delle istituzioni della Repubblica democratica.
NOI NON VOGLIAMO TACERE
Nell'attuale contesto di cronaca brucia sulla nostra pelle di capi scout cattolici italiani il monito evangelico "sia il vostro parlare si-si, no-no".
Per la mistica unità della Chiesa di Cristo, ci sentiamo responsabili del silenzio dei nostri vescovi, pur con le autorevoli eccezioni di cui abbiamo avuto notizia; li sproniamo al coraggio, alla profezia, perché sappiano confortare il dolore, raddrizzare il disorientamento, che avvertiamo vastissimi nelle comunità cristiane locali, nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi frequentati dai nostri giovani.
Ci sentiamo responsabili, ma non solidali, del silenzio (non conta se imbarazzato o meno) dei nostri organi direttivi nazionali e regionali, che, assoggettati al vincolo democratico di rappresentanza, sono la nostra voce pubblica istituzionale. Li impegniamo ad un più attento e tempestivo ascolto dei capi e dei gruppi scout; e a una più netta azione pubblica che dia testimonianza del pensiero e dell'impegno dei capi educatori dell'Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani.
I Capi Scout AGESCI della Zona Cassiopea Regione Lazio
(seguono 63 firme)
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Risposta dell'AGESCI:
La Capo Guida e Il Capo Scout AGESCI ha scritto: |
Roma, 11 aprile 2011
Prot. 140/CGCS
Ai Capi Scout della Zona Cassiopea
Regione Lazio
e p.c.
Ai Responsabili della Zona
Cassiopea
Ai Responsabili regionali del Lazio
Ai Presidenti del Comitato nazionale
Carissimi,
facciamo seguito alla vostra lettera del 20 marzo 2011, per evidenziare come, nella
circostanza, la scelta di rivolgervi direttamente ad interlocutori nazionali esterni all’Associazione,
non sia in linea con le regole che ci siamo dati come Associazione. Le Linee guida per la
comunicazione, votate al Consiglio generale 2009, indicano – tra l’altro - quali sono le modalità con
le quali l’Associazione si esprime all’esterno e chiariscono che ogni livello, tramite i suoi
rappresentanti, parla per le scelte collegate al suo ambito territoriale e funzionale, specificandolo
agli interlocutori.
Agli organi di stampa nazionale scrivono i rappresentanti nazionali dell’Associazione; nello
specifico, i Presidenti del Comitato Nazionale. Se lo fanno i singoli, lo fanno a titolo personale in
quanto buoni cittadini, senza utilizzare il nome dell’Associazione. È evidentemente una scelta
dettata dalla necessità di rappresentatività e di chiarezza.
Non c’è dubbio che la posizione ufficiale dell’associazione possa essere oggetto di
osservazioni e critiche che, tuttavia, vanno espresse nei luoghi specificamente deputati, quali sono
le strutture ai vari livelli. E’ proprio il rispetto dei diversi ambiti in cui si esercita la democrazia
associativa che dà maggior forza, quando ne ricorrano i presupposti, all’espressione dei vertici
dell’associazione. Riteniamo pertanto che la vostra scelta abbia impedito la condivisione del
contenuto all’interno dell’Associazione, risultando evidentemente errata.
Senza entrare nel merito dei contenuti della vostra nota, vorremmo, inoltre, precisarvi che
sul delicato tema trattato, l’associazione si è espressa con il messaggio diffuso in occasione del
Thinking Day, non a caso a firma congiunta di Capo Guida, Capo Scout, Presidenti del Comitato
nazionale e Assistente Ecclesiastico Generale, proprio a sottolineare la piena convergenza di tutti
sui contenuti e sulle modalità con cui esprimere la posizione della Associazione. Si tratta di una
chiara presa di posizione a partire dagli stessi contenuti richiamati nella vostra dichiarazione,
accompagnata però dalla scelta di essere propositivi, di puntare all’essere, prima che al dire o al
fare, secondo lo stile che riteniamo più rispondente alle caratteristiche del nostro metodo.
Siamo certi che comprenderete il nostro richiamo al rispetto delle regole, del resto
approvate dal massimo organo che le esprime, qual è il Consiglio generale dell’Associazione.
Fraternamente.
Maria Teresa Spagnoletti Giuseppe Finocchietti
La Capo Guida Il Capo Scout
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Questo è il messaggio diffuso in occasione del Thinking Day 2011 a cui si fa riferimento nella risposta della Capo Guida e del Capo Scout AGESCI.
L'ultima modifica di elfo il Giovedì 14 Aprile 2011, 19:29, modificato 3 volte |
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akela_xx
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 13/11/07 21:26 Messaggi: 802 Residenza: Genova
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Inviato: Giovedì 14 Aprile 2011, 19:21 Oggetto: |
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be, mi pare una buona risposta, per quanto possa essere in completo accordo con quanto uscito dalla zona cassiopea di zona..
però spesso la gente non va in assemblea (regionale o quant'altro) e poi si lamenta.. ci sono i luoghi e i tempi deputati a certe discussioni.. utilizziamoli! |
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elfo
Registrato: 05/03/07 11:40 Messaggi: 1399
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Inviato: Giovedì 14 Aprile 2011, 19:25 Oggetto: |
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Ho aggiunto il testo originale della lettera. So che i firmatari sono rimasti delusi dalla risposta dell'AGESCI, in quanto puramente formale e "burocratica", che si è fermata alla forma e non è andata a guardare il merito. |
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akela_xx
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 13/11/07 21:26 Messaggi: 802 Residenza: Genova
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 09:08 Oggetto: |
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avrebbero potuto limitarsi a inviarla alle strutture associative, secondo me.. |
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gufopreciso
Età: 37 Segno zodiacale: Registrato: 24/12/07 12:37 Messaggi: 909 Residenza: Genova-Voltri
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 09:14 Oggetto: |
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Mi dispiace, condivido molti punti della lettera dei capi romani, ma è totalmente opportuna la risposta di Capo Guida e Capo Scout.
Esistono luoghi e modalità adibite a questo confronto, esistono Assemblee e tanti altri canali. Assemblee che possono anche essere convocate su richiesta dei capi, gruppi e zone per discutere di cose importanti. Quelli sono gli ambiti adatti per discutere, quelle sono le modalità con la quale la nostra Associazione forgia le sue linee e le corregge.
Andare a parlare "fuori" in antitesi o in differenza rispetto all'Associazione, anche se su posizioni condivisibili, è totalmente sbagliato perché danneggia tutti, ciascuno di noi e ciascuno dei nostri ragazzi (P.S.: il titolo dell'articolo citato è CAPI SCOUT ROMANI: SUL DEGRADO CIVILE, COLPEVOLE SILENZIO DELL’AGESCI E DELLA CHIESA.).
Hanno sbagliato, e continuano a sbagliare fortemente se si considerano "delusi dalla risposta"... |
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Michele
Registrato: 25/10/07 15:03 Messaggi: 130
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 09:28 Oggetto: |
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elfo ha scritto: |
(testi completi e rimando al messaggio per il Thinking Day)
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Scusa, ma tu dove peschi il tutto? Incuriosito dal primo messaggio, ho provato a cercare il testo completo della lettera, perche su ADISTA c'erano degli estratti, e non l'ho trovato. E la risposta di Capo Guida e Capo Scout? |
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Michele
Registrato: 25/10/07 15:03 Messaggi: 130
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 09:50 Oggetto: |
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elfo ha scritto: |
Ho aggiunto il testo originale della lettera. So che i firmatari sono rimasti delusi dalla risposta dell'AGESCI, in quanto puramente formale e "burocratica", che si è fermata alla forma e non è andata a guardare il merito. |
Te l'hanno detto tutti e 63? Alcuni di loro? Parlando a titolo personale o anche a nome degli altri? O questa è la posizione ufficiale del Comitato di Zona? Del Consiglio? Insomma, non è per farmi gli affari tuoi, ma penso che non sarebbe male, per chiarezza, sapere che ruolo ha chi. Un po' in tutte le vicende. Altrimenti va a finire come nel thread su Rosarno.
Premettiamo che in casi del genere la forma è sostanza. Ma come, scrivi una lettera per lamentarti del mancato rispetto per le regole e nel farlo violi le regole della tua associazione? Paventi un'emergenza democratica nello stato e nel farlo ignori la democrazia interna della tua associazione? E' come se io scrivessi: "BASTA VANDALISMO, BASTA GRAFFITI" - con lo spray, sul muro della casa del vicino; o se mi pronunciassi contro gli schiamazzi notturni facendo un discorso sul tema - con un megafono, in piazza, alle 3 di notte.
Ciò posto, se i capi mittenti hanno pensato che la risposta si fermi alla forma o peggio alla burocrazia, vuol dire che non hanno letto bene. La risposta infatti gli dice anche che:
a) l'accusa di "silenzio (imbarazzato)" ai vertici dell'Associazione è infondata, difatti vedasi il messaggio per il Thinking Day;
b) nel merito del problema, vedasi il contenuto di quel messaggio;
c) l'altra accusa, di non ascolto della base, è un tantinello minata dal fatto che gli estensori stessi della lettera hanno saltato a piè pari i luoghi di democrazia associativa a ciò deputati;
d) e infine, la cosa più importante: "Si tratta di una chiara presa di posizione a partire dagli stessi contenuti richiamati nella vostra dichiarazione, accompagnata però dalla scelta di essere propositivi, di puntare all’essere, prima che al dire o al fare, secondo lo stile che riteniamo più rispondente alle caratteristiche del nostro metodo.". Non mi pare poco. E' come dire: avete correttamente individuato un problema, sul quale peraltro noi ci siamo già pronunciati, ma la vostra soluzione è poco scout. |
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franzos79
Registrato: 03/09/08 15:34 Messaggi: 324
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 10:07 Oggetto: |
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La lettera pubblicata in occasione del TD ha sicuramente dei passaggi forti e chiari sul tema dell'educazione, capisco però dall'altra parte l'esasperazione dei capi scout. Il nostro ruolo di educatori credo sia messo sempre più alla prova dalla crisi economica, valoriale e delle famiglie in Italia. Insomma siamo sotto pressione.
Io noto (almeno nella mia città) sempre più assistenti sociali che contattano gruppi scout per inserire bambini con qualche difficoltà (fisica, comportamentale, famigliare) e questo perchè questi casi non riescono più ad essere seguiti dal sistema pubblico o convenzionato (cooperative "sociali").
E poi abbiamo la giusta necessità dell'educare alla fede, specie laddove ci viene chiesto anche di fare catechismo ai bambini all'interno delle attività scout e questo perchè l'attuale metodologia di fare catechismo impostata da anni in molte parrocchie è fallimentare specialmente nelle proposte post-cresima o periodo adolescenza. |
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elfo
Registrato: 05/03/07 11:40 Messaggi: 1399
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 14:41 Oggetto: |
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Michele ha scritto: |
Scusa, ma tu dove peschi il tutto? Incuriosito dal primo messaggio, ho provato a cercare il testo completo della lettera, perche su ADISTA c'erano degli estratti, e non l'ho trovato. E la risposta di Capo Guida e Capo Scout?
(...)
Te l'hanno detto tutti e 63? Alcuni di loro? Parlando a titolo personale o anche a nome degli altri? O questa è la posizione ufficiale del Comitato di Zona? Del Consiglio? Insomma, non è per farmi gli affari tuoi, ma penso che non sarebbe male, per chiarezza, sapere che ruolo ha chi. Un po' in tutte le vicende. Altrimenti va a finire come nel thread su Rosarno.
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Per essere chiari, poiché è stato aperto questo thread pensavo potesse essere utile avere dei riferimenti precisi, onde evitare di teorizzare su notizie incomplete e di seconda mano. E poiché avevo tali elementi a disposizione, ho pensato fosse utile per tutti condividerli. Dal momento che si tratta dell'argomento stesso della discussione, e di documenti ufficiali, mi pare di essere stato tutt'altro che vago e fumoso.
Ciò premesso, potrei anche dire che sono entrato in possesso di quei documenti con un atto di spionaggio, e non farebbe alcuna differenza, dal momento che comunque ciò che è importante sono i documenti stessi, non certo il mio ruolo che né appartengo alla Zona in questione, né figuro tra i firmatari.
Comunque sia, per rispondere alle tue domande, conosco personalmente un Capo della Zona in questione, che mi ha passato quei documenti (e non solo a me, "in esclusiva..."). Non mi risulta rifletta la posizione della Zona, anche perché non tutti i Capi della Zona hanno voluto firmare quel documento.
Per quanto riguarda la mia opinione personale, è abbastanza simile a quella espressa da franzos79. |
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Michele
Registrato: 25/10/07 15:03 Messaggi: 130
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 16:18 Oggetto: |
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elfo ha scritto: |
Michele ha scritto: |
Scusa, ma tu dove peschi il tutto? Incuriosito dal primo messaggio, ho provato a cercare il testo completo della lettera, perche su ADISTA c'erano degli estratti, e non l'ho trovato. E la risposta di Capo Guida e Capo Scout?
(...)
Te l'hanno detto tutti e 63? Alcuni di loro? Parlando a titolo personale o anche a nome degli altri? O questa è la posizione ufficiale del Comitato di Zona? Del Consiglio? Insomma, non è per farmi gli affari tuoi, ma penso che non sarebbe male, per chiarezza, sapere che ruolo ha chi. Un po' in tutte le vicende. Altrimenti va a finire come nel thread su Rosarno.
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Per essere chiari, poiché è stato aperto questo thread pensavo potesse essere utile avere dei riferimenti precisi, onde evitare di teorizzare su notizie incomplete e di seconda mano. E poiché avevo tali elementi a disposizione, ho pensato fosse utile per tutti condividerli. Dal momento che si tratta dell'argomento stesso della discussione, e di documenti ufficiali, mi pare di essere stato tutt'altro che vago e fumoso.
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Concordo ovviamente che sia bello avere i testi completi, e infatti non per nulla, come ho detto, li avevo cercati.
Non ho insinuato affatto che i tuoi interventi fossero vaghi e fumosi. Il paragone con il thread su Rosarno consiste nel fatto che io personalmente ritengo preferibile sapere se uno degli interlocutori in queste conversazioni ha un ruolo personale nella vicenda di cui si parla, o no. E questo non perchè un coinvolgimento personale sia, per definizione, un handicap o un problema, al contrario. Se, come mi pareva possibile ipotizzare, tu fossi stato uno dei firmatari, sarebbe stato interessante chiederti in che modo si era giunti all'elaborazione del testo, alla decisione in merito ai mittenti, o se se ne era parlato in Assemblea di Zona, ecc. ecc. Tutto qui.
Citazione: |
Ciò premesso, potrei anche dire che sono entrato in possesso di quei documenti con un atto di spionaggio, e non farebbe alcuna differenza, dal momento che comunque ciò che è importante sono i documenti stessi, non certo il mio ruolo che né appartengo alla Zona in questione, né figuro tra i firmatari.
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Mi sembra che quanto sopra spieghi perchè ritengo non irrilevante conoscere il ruolo di chi sembrava avere più informazioni di tutti gli altri messi insieme, nonchè informazioni non reperibili ad una rapida ricerca on-line. Ti ringrazio per il chiarimento e spero non te l'abbia a male se te l'ho chiesto. |
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elfo
Registrato: 05/03/07 11:40 Messaggi: 1399
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 16:37 Oggetto: |
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Va bene, la cosa che mi aveva lasciato perplesso era l'accostamento al thread su Rosarno... |
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rinoceronte caparbio Moderatore
Età: 39 Segno zodiacale: Registrato: 04/09/06 00:01 Messaggi: 3920
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Inviato: Domenica 17 Aprile 2011, 17:29 Oggetto: |
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Zio boris, ma non hanno altro da fare? |
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