Preparare un campeggio non significa soltanto saper prevedere i pericoli che possono pregiudicare l'integrità fisica dei partecipanti, ma anche allestire un programma che tenga conto delle esigenze fisiche e spirituali di ogni singolo del gruppo. Non è semplicemente qualcosa atto a riempire delle giornate che altrimenti sarebbero vuote. Infatti al campo i partecipanti passano molto più tempo in gruppo che non durante le attività del sabato, perciò si dovrebbe mettere l'accento più sulla vita in comune e sull'esperienza vissuta assieme che non sull'apprendimento. Questa deve essere un'esperienza positiva per i partecipanti, allora bisogna che tutto sia organizzato alla perfezione. Si può quindi improvvisare? Prima di rispondere prova a riflettere: con cosa giochi improvvisando? Con dei ragazzi, il loro corpo, il loro spirito, la loro anima...
Ecco per questo uno scadenzario che potrà dare una mano nella preparazione di un campo, una traccia che potrà evitare grossolane dimenticanze.
Dieci mesi prima del campo Stabilire il tipo di campo che si vuol fare (casa o tenda, itinerante o fisso, in montagna, in riva a un fiume o a un lago). |
Ricognizione dei luoghi (anche dei possibili pericoli), possibilmente nello stesso
periodo dell'anno in cui avrà luogo il campo, informarsi sul clima.
Raccogliere informazioni in merito alla casa o al luogo del campo (vedi "Rapporto di
ricognizione dei luoghi" in fondo al capitolo), verificare con le autorità del luogo
se c'è l'autorizzazione a campeggiare.
Fare la prenotazione per la casa o il terreno.
Inserire le date del campo nel calendario sezionale.
Sei mesi prima del campo Radunare gli animatori Fissare ed analizzare gli obiettivi del campo e stabilire un programma generale, tenendo sempre presente la possibilità del maltempo . |
Ripartire le responsabilità in funzione della formazione di ognuno.
Informare i possibili partecipanti delle date esatte del campo, per poter pianificare le
vacanze degli animatori e dei genitori.
Fare una ricognizione dettagliata con tutti gli animatori e stabilire come disporre il
campo. Se tale ricognizione è compiuta in un giorno di pioggia, potrà dare utili
informazioni.
Firmare il contratto di affitto della casa o del terreno (vedi i vari "Contratti
d'affitto" in fondo al capitolo); leggere attentamente tutti i punti prima di
firmarlo ed assicurarsi per iscritto la possibilità di annullare la prenotazione
un mese o 15 giorni prima del campo.
Prenotare le installazioni (palestre, ecc.) e il materiale necessario.
Preparare un piano finanziario dettagliato.
Tre - quattro mesi prima del campo |
Allestire il programma dettagliato raccogliendo i suggerimenti dei più anziani e
quello alternativo in caso di brutto tempo.
Annunciare le date esatte e il luogo del campo ai partecipanti.
Secondo le necessità del campo si potrebbero già far intervenire i partecipanti
(costruzioni, animazione, controllo del materiale di pattuglia).
Ingaggiare eventuali specialisti secondo le attività previste (brevetto salvataggio,
monitore di alpinismo, ecc.).
Allestire un piano di sussistenza.
Allestire una lista dettagliata del materiale e controllare l'attrezzatura e le tende.
Organizzare una serata per i genitori e gli attivi con la proiezione di film o diapositive
di un campo precedente e dare le informazioni sul campo che sta per cominciare, è anche
utile parlare dell'equipaggiamento.
Inviare un formulario per le pre-iscrizioni che comprende:
dati personali del partecipante
indicazione sulla tassa di partecipazione
periodo in cui si svolge il campo
nome del responsabile del campo.
Sei settimane prima del campo |
Se non lo si è ancora fatto, far intervenire i partecipanti.
Richiedere l'autorizzazione a campeggiare con domanda scritta in polizia tramite il comune
ospitante.
Inviare ai partecipanti l'iscrizione definitiva (vedi "Iscrizione" alla fine del
capitolo) con allegato un questionario da riempire con i ragguagli sullo stato di salute
del partecipante e sull'indirizzo dei genitori durante il periodo del campo (vedi
"Foglio medico") e la tassa di partecipazione con la polizza di versamento.
Informare i partecipanti su:
tema e programma del campo
direzione del campo (telefono e indirizzo per informazioni)
equipaggiamento
ritrovo (luogo e orario) e itinerario per giungere al campo
lista dei partecipanti
indirizzo del campo (eventualmente telefono)
orario e luogo dello scioglimento
organizzazione della giornata dei genitori
problemi assicurativi (importantissimi).
Quattro settimane prima del campo Organizzare una serata per il controllo del materiale o altra preparazione. |
Controllare il versamento della tassa di partecipazione.
Preparare il materiale e organizzarne il trasporto
Inviare le conferme ai proprietari del terreno o della casa (diritto di disdetta).
Una - due settimane prima del campo Controllare i lavori preparatori dei partecipanti e degli animatori. |
Richiedere il biglietto collettivo e riservare i posti (treno, posta,...).
Poco prima del campo |
Redigere la lista definitiva dei partecipanti e dei monitori e verificare che ci siano
tutte le informazioni richieste.
Sarebbe buona cosa che il capo campo possieda un libro di bordo sul quale figurino:
le indicazioni più importanti (polizia, ospedale, panettiere, ecc.)
il programma del campo
l'elenco dei partecipanti per reparto
qualche foglio bianco utile per il punto fisso quotidiano.
All'inizio del campo Controllo dell'alloggio e del posto del campo. Annunciare subito al proprietario i danni o guasti riscontrati all'arrivo. Si evita così il rischio di dover pagare danni causati da altri. |
Annunciare alle autorità competenti il nostro arrivo.
Informare i partecipanti sulle particolarità della casa e/o del posto del campo e sul
comportamento da tenere in caso di pericolo.
Far presente ai ragazzi che i rapporti con i vicini e la popolazione dipendono in gran
parte dal nostro comportamento.
Durante il campo Tener presente il programma stabilito ed essere pronti ad intervenire, se necessario con modifiche adeguate.Organizzare la visita dei genitori in dettaglio (animazione, segnaletica, posteggi, ...). |
Dopo qualche giorno i ragazzi dovrebbero avere l'opportunità di scrivere o telefonare a casa.
Prima della fine del campo Saldare eventuali fatture non pagate. Indicare all'ufficio postale dove recapitare gli invii giunti in ritardo. Rimettere in ordine il terreno del campo o l'alloggio e riconsegnarli direttamente al proprietario o ad un suo incaricato (importante). |
Controllare il materiale, se è completo e pulito, ed organizzarne il trasporto.
Ringraziare tutte le persone interessate.
La gente fa spesso di ogni erba un fascio; perciò ricordiamoci che dal comportamento
tenuto durante il campo e da come lo abbiamo lasciato, dipende la possibilità per altri
gruppi di poter usufruire di quello stesso luogo.
Dopo il campo Riunire i partecipanti per: Rimettere in ordine, pulire e riparare il materiale prima dell'inizio dell'attività di settembre. Fare il bilancio delle esperienze e dei lavori fatti al campo. Fare un bilancio con gli animatori. Organizzare eventualmente una serata di chiusura (diaporama o film) con i genitori. |
Pubblicare qualche articolo sulle riviste scout (La scolta, Fiordaliso) o sui
quotidiani.
Allestire il conteggio finale del campo (utile/perdite).
Ringraziare per iscritto i donatori ed i collaboratori esterni.
Per un campo sotto tenda, la scelta del luogo è un fattore importante sia per le possibilità che offre per lo sviluppo del tema prescelto e per il conseguente sviluppo del programma, sia per questioni di sicurezza. Gli aspetti geo-climatici di una regione sono tra i primi da tenere in considerazione.
Alcuni consigli riguardo la zona del campo e i suoi immediati dintorniSe possibile scegliere un bosco rado o un margine di bosco esposto a sud-est (il
sole mattutino asciuga rapidamente le tende umide), ci sarà ombra nelle ore di massima
insolazione e protezione dal vento. Evitare però alberi isolati (attirano i fulmini).
Badare alla direzione generale del vento (importante per quando si tratterà di piazzare
il campo).
Nelle valli incassate, evitare il fondovalle (strati di aria fredda, mancanza di sole) e
scegliere terrazzi esposti a sud.
Evitare la vicinanza di città o strade molto trafficate (una strada carrozzabile o un
accesso per veicoli deve comunque trovarsi nelle vicinanze per le urgenze).
Nei pressi dei boschi ci sono più possibilità di trovare materiale per costruzioni
(autorizzazione per il taglio e la raccolta del legname) e per corse d'orientamento o
altre attività.
Evitare le zone protette, le riserve naturali e i parchi.
Ricercare mete attrattive per escursioni e imprese; osservare le prescrizioni cantonali e
comunali per campeggi fuori dalle zone previste (raid, ...).
Non trascurare mai la ricchezza artistica, storica e culturale della zona in quanto
l'educazione alla persona deve aiutare a comprendere l'oggi inserito nel passato della
storia (chiese, affreschi, castelli, grotte sotterranee, musei, ...).
Studiare le caratteristiche del terreno. Deve essere permeabile; evitare terreni argillosi
(meglio se la ricognizione viene fatta in un giorno di pioggia).
Valutare i pericoli naturali (rocce, fiumi).
Evitare luoghi troppo vicini a fiumi o torrenti (alluvioni, piene), bolle, paludi, pozze
stagnanti (ci sono troppi insetti).
Attenzione a formicai, nidi di vespe, alveari.
Presenza di acqua potabile e legna da ardere.
Sistemate il campo lontano da centri abitati, fabbriche, ... ma vicino ad una fattoria
(non a un ristorante).
Se il campo confina con campi di fieno o colture è meglio delimitare l'area del campo con
un nastro per evitare lo "sconfinamento".
Il campo deve dare al gruppo un senso di sicurezza (per es.: l'accostamento con il
bosco).
Cercare un posto con delimitazioni naturali, se dovessero mancare possono essere create
dagli stessi partecipanti. Non scegliere un luogo troppo stretto, il panorama dà un senso
di libertà (fattore psicologico positivo). Per campi con partecipanti giovanissimi
occorre un luogo d'attendamento con visione d'assieme.
I partecipanti progrediti preferiscono gruppi di tende separate, ma grandi distanze fra i
gruppi ostacolano la vita di campo. Variare nella scelta del luogo e la conformazione del
suolo del campeggio amplia la possibilità del gruppo di fare nuove esperienze. Tenere
conto delle esperienze di campo di altri animatori, ma effettuare personalmente la
ricognizione del possibile luogo del campo. Scegliere accuratamente il luogo del campo.
Non accontentarsi del primo terreno che capita perché ci sono difficoltà a reperirne
altri, ma insistere nella ricerca per avere più possibilità di scelta.
Riservate molto tempo per la ricognizione, ne vale la pena.
Sarà molto difficile trovare un luogo che soddisfi tutte le particolarità richieste. E allora???... Premunitevi e organizzatevi per affrontare le difficoltà.
Il sopralluogo, ossia la ricognizione e l'analisi del futuro luogo del campo, è un elemento importantissimo nella preparazione di un campeggio. Il lavoro non si limita alla ricerca e alla prenotazione del terreno o dell'alloggio, ma deve anche dare il quadro generale di come sarà il campo, di dove sistemare cucina, tende, torre, ecc.
L'ideale per fare il sopralluogo sarebbe nello stesso periodo in cui si svolgerà il campo e dovrebbero partecipare tutti gli animatori che saranno presenti al campo, così sarà molto più semplice preparare le attività conoscendo i luoghi dove queste saranno svolte. Facendo la ricognizione in un giorno lavorativo potrete trovare più facilmente le persone da contattare (cancellerie comunali, ...); anche un giorno di pioggia può darvi molte informazioni utili ed evitarvi sorprese durante il campo. Ricordate di informarvi presso la cancelleria comunale su eventuali ordinanze e regolamenti particolari (tasse di soggiorno, divieto di accendere fuochi, ...). Maestri, segretari comunali e parroci possono dare molte informazioni utili sul luogo del campo e i suoi dintorni.
Troverete allegato un esempio di protocollo di ricognizione completo (chiamato "Rapporto di ricognizione dei luoghi"), con il quale sarà molto più semplice fare il sopralluogo senza dimenticare niente; l'elenco è chiaramente da completare se si hanno delle esigenze particolari.
È un argomento molto importante e perciò dovete prendervi il tempo necessario. Conviene abbozzare qualche idea e poi lasciar lavorare la fantasia e quindi decidere in un secondo tempo. Potreste preparare una prima lista di idee, appenderla all'albo del locale animatori e lasciarla per 15 giorni. Ognuno può avere così il tempo per sviluppare delle proposte su di un tema, si potrà anche aggiungere suggerimenti direttamente sulla lista o proporre nuovi temi.
Alla riunione dedicata alla scelta del tema avrete così una base su cui discutere, ognuno avrà poi sviluppato già qualcosa e la discussione sarà sicuramente molto più redditizia ed animata.
Spunti per raccogliere l'idea per il tema possono scaturire da più parti, non si pretende di essere esaustivi proponendo una lista. Ma se avete delle difficoltà a trovare un tema per il vostro campo, vi potete aiutare con uno dei seguenti metodi:
1.Una cassetta delle proposte aperta a tutti dove esse vengono introdotte in forma anonima. In un secondo tempo si riassumono le proposte in ordine alfabetico, a fianco di ogni proposta si metterà una cifra corrispondente alle volte che questo tema è stato "gettonato". Si lascia appesa all'albo la lista per una o due settimane e poi si discutono tutte le proposte. L'accettazione dell'idea per il tema del campo dovrebbe avvenire per acclamazione e non per votazione, in modo da non avere persone scontente che rischiano di essere meno motivate.
2.Brain-storming (tempesta dl idee). L'équipe animatori si riunisce ed elegge un moderatore che dovrà dirigere il brain-storming. Occorre un foglio formato A3 oppure una lavagna su cui scriverà il moderatore.
Il moderatore introduce il problema (ricerca del tema) e dà qualche suggerimento molto generale; i temi svolti negli ultimi anni, le zone dei campi e qualche altro elemento sui partecipanti (numero, pattuglie, ecc.). Stabilirà poi un tempo per la ricerca delle idee per un tema.
Il moderatore dà poi la parola ad un animatore e questi deve letteralmente "sparare" la prima idea che gli passa in testa e via di seguito per gli altri. In questa fase di esposizione delle idee non si deve ragionare troppo, occorre lasciar lavorare la fantasia e lanciarsi nelle proposte. Chi ascolta deve astenersi da qualsiasi commento orale o gestuale, questo per favorire l'espressione di ognuno senza timore di essere giudicato. Se qualcuno riflette troppo salta il proprio turno, deve essere proprio una sequenza di proposte che i moderatore deve annotare.
Nella seconda fase le proposte saranno scritte sulla lavagna ed osservate da tutti. Si comincerà solo allora a discuterle secondo le decisioni del moderatore. Si partirà eliminando quelle utopiche, altre appena svolte, oppure quelle palesemente troppo costose. Ridotta la lista si analizzeranno una per una quelle che risulteranno più interessanti dai presenti fino a arrivare alla scelta definitiva del tema.
3.Catena di idee. Partire da una parola ed a turno ognuno aggiunge qualcosa di legato. Esempio: dormire - sotto le stelle - montagna - lago - ruscello - pineta - ecc. Oppure: correre - cavalli - carretto - bighe - romani - galli.
Al termine del secondo giro di parole si può valutare se c'è una buona idea o meno, eventualmente si ripete il gioco per due o tre volte.
4.Stimoli. Il capo branca o il capo sezione procurano una serie di riviste, dei libri o dei giornali da sfogliare. A coppie li si guardano per trovare delle idee da proporre, quindi si ritaglia il titolo, l'articolo oppure una foto o un disegno e lo si appende all'albo. Fissato un tempo per la ricerca (ad esempio 10 - 15 minuti), si passa all'osservazione e alla discussione di quanto trovato.
5.Mini campo o sopralluogo che origina il tema. Si sceglie la zona in cui si vorrebbe campeggiare nella prossima estate e si organizza un fine settimana per gli animatori. Si farà in modo di poter visitare tre o quattro possibili luoghi diversi per campeggiare (un pascolo aperto, un bosco rado, un terreno alla periferia del comune, un vecchio alpe, ecc.). Durante il mini campo si osserverà la natura dei luoghi, la disposizione del terreno e si cercherà di immaginare cosa sarebbe bello realizzare in ognuno dei luoghi visitati.
Vedendo e discutendo direttamente sul posto possono nascere delle proposte molto interessanti e soprattutto veramente adatte ad essere realizzare in pratica.
6.Alfabeto dei temi:
Per redigere questo alfabeto basta darsi del tempo, da soli od in équipe.
Non crediamo possibile stabilire una regola per la scelta del tema. Se si vuol vivere un
tema particolare (zattera, vita sull'alpe, ...) è chiaro che occorre pensare prima a cosa
si vuol realizzare e poi cercare il luogo adatto. Questo comporta la scelta del tema già
in settembre!
Si possono così trovare le soluzioni giuste per tempo, ma vi è però il pericolo di dover rinunciare a qualche idea (per divieti o problemi pratici). Se si opta per la scelta del luogo si ha il vantaggio di poter scegliere il tema sul terreno. Si parte così dal concreto e si progettano attività e costruzioni ben precise, con già visualizzata la collocazione loro destinata.
Nel preparare il programma del campo si devono tenere in considerazione sia le esigenze del ragazzo sia quelle del metodo dello scoutismo.
I ragazzi ad un campo vogliono sfogarsi, essere indipendenti da obblighi e orari, giocare e fare sport, divertirsi e vivere assieme, campeggiare, mettere in pratica la tecnica scout imparata durante l'anno, fare passeggiate e vivere nella natura.
A queste esigenze dobbiamo fondere quelle del metodo del Movimento Scout: la progressione personale, la vita in gruppo, i giovani guidano i giovani, il gioco, intraprendere qualcosa assieme, la vita nella natura, la Legge e la Promessa; non dimenticandoci delle cinque relazioni (con sé stessi, con il proprio corpo, con gli altri, con le cose e la creatività personale, per cercare di dare un senso spirituale alla vita).
Se riempiamo troppo le giornate con attività (anche diverse), il ragazzo verrà stressato e perderà l'interesse; a meno che non gli venga imposto un rigido comando (stile militare), ma questo non è il metodo del nostro Movimento.
Se, invece, lasciamo troppa libertà al ragazzo, senza dargli alcuna attività costruttiva, potremmo trovarci in seri guai. Infatti il ragazzo farà di tutto pur di occupare il proprio tempo, incurante dei pericoli e delle responsabilità che ha il Capo Campo.
Tendete perciò a una via di mezzo, tenendo conto anche dello sfogo del ragazzo e presentate le attività in modo allettante e interessante. Il ragazzo deve recepire il messaggio divertendosi.
Per ogni campo occorre elaborare un budget dettagliato, almeno due o tre mesi prima, in modo da poter stabilire la tassa dei partecipanti e prevedere l'ammontare delle spese.
Eccovi alcuni punti da ricordare quando lo stilate:
sopralluogo: non deve costituire più del 5% delle spese del campo
alloggio, viaggio: da calcolare in base al contratto e alle offerte
vitto: cercate le cose meno care, ma non dimenticatevi dei negozi del paese che vi ospita
materiale: il piccolo materiale per i lavori manuali lo possono portare anche i
partecipanti, evitate sprechi
attrezzature e tende: ricordatevi che non durano in eterno, si può prevedere una somma
pari a circa il 10% del valore da
riservare per acquisti futuri e riparazioni
tassa dei partecipanti: si ottiene dalla differenza delle spese totali e le entrate
prevedibili, diviso per il numero di partecipanti.
Per avere un preventivo più verosimile conviene ricalcolarlo poco prima del campo quando
sono conosciuti il numero esatto di partecipanti e tutte le attività.
Benché, quali animatori, sia per noi di fondamentale importanza organizzare al meglio le attività è bene dare uno sguardo anche alle finanze e a come presentare i conti al cassiere. Faciliteremo il suo compito non obbligandolo a lunghi e faticosi calcoli.
Bisogna scegliere una persona che sia il responsabile della contabilità al campo, egli deve tenere nota di tutte le entrate e le uscite, indicandole giornalmente nel librocassa. Deve anche conservare tutte le ricevute in modo ordinato. Verificando più volte durante il campo la situazione finanziaria, si potrà stabilire se offrire un dessert in più o in meno.
I contantiPer motivi di sicurezza è meglio non tenere al campo grosse somme, ma solo il denaro necessario per le spese giornaliere. Oggi non è più un problema trovare un bancomat o usare gli chèques postali (in questo caso ritirate per tempo la "cartolina rosa" al vostro ufficio postale, riempitela, ci vuole la firma del titolare del conto e di chi incasserà i soldi al campo; poi riconsegnatela in posta per la verifica delle firme, essa verrà poi spedita all'ufficio postale del luogo del campo).
Il consultivoSubito dopo il rientro bisogna redigere un consuntivo preciso e accurato da presentare al cassiere sezionale o al capo sezione.
Al momento della preparazione del campeggio, bisogna pensare anche alla pioggia. Ad ogni campeggio può piovere anche alcuni giorni di seguito, ma spesso si pensa solo ai giorni di bel tempo senza prevedere la pioggia. Un temporale è passeggero: si mette un impermeabile e si costruiscono dei canaletti attorno alle tende, lavoro considerato inutile fino a quel momento. Qualche ora più tardi il sole asciugherà tutto.
Ma una pioggia continua è tutt'altra cosa: fa freddo, si perde l'iniziativa, tutto è umido o addirittura inzuppato, lo sconforto e la pigrizia ci assalgono. È importante perciò riflettere su alcuni punti al momento della preparazione del campeggio.
Se un campo si trasforma in palude non è assolutamente un luogo adatto. Se tra gli scopi di un campo c'è pure quello di studiare la vita degli animali acquatici, è meglio spostarci presso uno stagno al momento opportuno e non trasformarci noi stessi in anfibi o altro; i nostri esploratori e noi stessi non siamo preparati a simili condizioni di vita.
È opportuno, in fase di ricognizione pensare a questi problemi, chiedendo al proprietario informazioni su come si presenta solitamente il terreno dopo alcuni giorni di pioggia.
È utile ricordare che non si dovrebbero montare le tende in avvallamenti o conche che
potrebbero diventare laghetti. Un piccolo ruscello idilliaco vicino al campo è il luogo
ideale per giochi, costruzioni (ponti, dighe, pozze, ...). Ma attenzione! questo
ruscello può anche trasformarsi in poco tempo in un fiume (dopo un temporale), allagare
il campo e... portarvi via tutto. Al momento della scelta bisogna informarsi presso gli
abitanti sul corso d'acqua che è nei paraggi del campo.
I corsi d'acqua e i torrenti di montagna in piena possono cambiare percorso a causa di
sbarramenti a monte (frane, legni che si intrecciano, ecc.). Anche una chiusa o una presa
d'acqua spesso possono causare cambiamenti di percorso; i cartelli che si trovano nelle
vicinanze possono segnalarci la loro presenza e indicarci il pericolo. Se campeggiate nei
dintorni o sotto una diga comunicatelo tempestivamente al responsabile del bacino.
Prestate molta attenzione a dove collocherete la cucina, in caso di pioggia continua un pasto caldo assume un doppio valore.
Gli esploratori che indossano abiti bagnati si raffreddano. È importante stare attenti che i ragazzi non mettano solo un maglione sopra la camicia bagnata o un impermeabile sugli abiti umidi. L'abito che si trova vicino alla pelle deve essere asciutto, altrimenti si ha freddo. Questo gli esploratori lo dimenticano spesso o trovano più semplice non cambiarsi. Se non curiamo questo aspetto con la dovuta attenzione, dovremo prepararci a curare raffreddori, influenze ed altro.
Se piove per alcuni giorni di seguito è opportuno organizzare uno stenditoio all'asciutto (molto meglio sarebbe avere a disposizione un locale per far asciugare gli abiti). È pure importante dire agli esploratori quale impermeabile portare con sé: le giacche da sci, comode contro il freddo perché imbottite, si inzuppano presto. Gli impermeabili o le mantelline (cerate) sono i migliori, oltre a tenere l'acqua restano "caldi" non facendo passare l'aria. Evitate di utilizzare mantelline tipo K-way per riparavi dalla pioggia, dopo poco l'acqua penetra all'interno.
È consigliabile, quando si svolge un'attività sotto l'acqua, indossare maglietta e pantaloni corti e cambiarsi immediatamente dopo. Gli stivali di gomma alti permettono gli spostamenti anche su un terreno inzuppato d'acqua, però non tengono caldo; un paio di scarponi ben ingrassati rimangono asciutti anche quando piove.
Un animatore ben equipaggiato è più pronto ad affrontare le situazioni difficili con lo spirito necessario per mantenere alto il morale dei ragazzi. Gli animatori dovrebbero avere sempre l'equipaggiamento in buono stato e ricordarsi che sono un modello per i ragazzi, anche su come vestirsi ed equipaggiarsi. Cerchiamo di dare loro dei buoni consigli, frutto anche della nostra maggiore esperienza, sull'equipaggiamento ricordando che non è spendendo un capitale che si fanno i migliori acquisti.
È evidente che in un giorno di pioggia si possa approfittare per dormire più a lungo
ed eventualmente recuperare la stanchezza accumulata o per fare un torneo di carte in
tenda durante il pomeriggio. Ma se la pioggia non cessa si deve provvedere ad un programma
adatto al brutto tempo. È impensabile di rimanere in tenda o in casa per uno, due o tre
giorni di fila perché fuori è bagnato.
Non è sempre necessario cambiare tutto il programma; diverse attività sono realizzabili
ugualmente apportando solo qualche modifica. Anche se il campo si svolge in casa, nella
quale lo spazio per muoversi è maggiore, è indispensabile cambiare aria anche durante le
giornate di pioggia. Bisogna sforzarsi ed uscire perché il poco movimento darà
l'impressione di essere in una prigione.
L'inattività conduce a nervosismo, litigio ed attacchi di malinconia. Perciò è bene organizzare un'attività all'aria aperta, un'escursione sotto la pioggia, un grande gioco.
Importante: al rientro cambiarsi da cima a fondo e far asciugare i vestiti inzuppati. Attenzione che molti hanno l'abitudine di ammucchiare indumenti umidi o sporchi nell'armadio, nella valigia o nel sacco, con conseguenze avvertibili in un paio di giorni ... .
Ecco alcuni esempi per occupare in maniera costruttiva una giornata di pioggia:
noleggiare una palestra
andare in piscina evitando gli orari di affollamento annunciandone tempestivamente l'arrivo
camminata d'orientamento (inserire le carte topografiche in mappette di plastica per non rovinarle)
pista con punti: mettere i punti in luoghi coperti (fermata bus, stazione, porticato della chiesa, tettoia o cortile coperto di una scuola, cascina, ...)
escursioni in città o nel villaggio: visita a un museo, castello, ... (scegliendo in base agli interessi dei ragazzi per non demoralizzare chi ci guida).
lavoro manuale: scolpire, pitturare sassi, modellare, batik, ecc.
preparare una festa: teatro, circo, ...
gimcana in casa con i punti sparsi nella casa e con eventualmente l'ultimo punto all'esterno per uscire e cambiare aria
preparazione piede tenero o brevetti, tappe di formazione
redigere un giornale da campo
organizzare un concorso di canzoni
olimpiadi con e nell'acqua
Le tende di pattuglia dovrebbero avere una tettoia (avantetto della tenda o costruzione con i quadrati militari) per riparare il materiale e gli abiti.
La cucina da campo deve sempre essere coperta e funzionante anche sotto un diluvio; il morale scende subito a zero se si mangiano cibi freddi tremando dal gelo.
Bisognerebbe avere una tenda di soggiorno o refettorio dove sia possibile mangiare tutti assieme all'asciutto. La si può sfruttare anche per dei giochi restando tutti assieme ed evitando di poltrire tutto il giorno nella propria tenda.
Ogni campo dovrebbe disporre di un rifugio di soccorso nel quale si possa trasferire subito in caso di necessità tutto il campo. Questo potrebbe essere una capanna, un alpe, una cascina vuota, una palestra, ...; ottimo sarebbe se si potesse utilizzarlo anche solo per asciugare i vestiti.
Se si dovesse partire in un giorno di pioggia occorre fare attenzione ai seguenti punti:
Mettere i sacchi all'asciutto, così da avere ancora abiti asciutti per il rientro.
Lupetti ed esploratori non necessari allo smontaggio o alle pulizie dovrebbero poter giocare in un luogo asciutto (sala d'aspetto, ...).
Le tende verranno smontate per ultimo e stese ad asciugare ancora lo stesso giorno.
Il controllo del materiale e la pulizia del terreno devono essere fatti ugualmente.
Campo itineranteUn campo itinerante domanda più preparazione di un campo normale, perché bisogna sapere esattamente cosa sarà necessario lungo tutto il percorso e il capo campo deve molta esperienza di campi e di escursioni. Questo tipo di campo dipende fortemente dalle condizioni atmosferiche e non è possibile cambiare il programma come durante un campo fisso.
Visto che questo tipo di campo si concentra soprattutto su un'attività (l'escursione) è importante che i partecipanti contribuiscano all'organizzazione e alla scelta dell'itinerario. Un campo itinerante esige da ognuno una grande forza di volontà e una capacità di adattamento a delle condizioni di vita non sempre facili. Bisogna saper rispettare gli altri e aiutarli in caso di bisogno.
Il fatto di camminare non è sufficiente per completare il programma giornaliero e tanto meno quello del campo. I partecipanti hanno bisogno di tempo sufficiente per recuperare e le piccole pause non bastano. La pausa sul mezzogiorno dovrebbe permettere a loro di giocare e di distrarsi. Se si è in cammino per diversi giorni, bisognerebbe raggiungere il bivacco non dopo le 16.00, per poter montare le tende, cucinare, organizzare una partita a calcio o un fuoco. Se i partecipanti sono affaticati, sorgeranno velocemente dei conflitti o dei litigi. In un campo itinerante, ogni secondo o terzo giorno, dovrebbe comprendere un'attività diversa dal camminare, ciò per distrarre i partecipanti e per cambiare loro le idee.
Il trasporto dei bagagli è il problema maggiore in un campo itinerante. I partecipanti non sono abituati a portare molto peso; più dovranno portare, più perderanno il piacere della gita e meno avanzeranno. Vale quindi la pena di prendere qualche disposizione, come indicare con precisione ciò che il sacco deve contenere e insistere affinché non si aggiunga materiale inutile. Può essere anche utile e divertente costruire un carretto per il trasporto del bagaglio. Un altro consiglio per non dover portare troppo peso è quello di fare la spesa di giorno in giorno. È utile indicare ai genitori un luogo (ad esempio: fermo posta, ostello, ...) dove si può inviare un supplemento di biancheria o di oggetti personali. Un veicolo d'accompagnamento può sembrare una buona soluzione, ma chi lo conduce non potrà partecipare alla vita del campo e può indurre i partecipanti ad inventare delle scuse per potervici salire.
Curare un malato in un campo itinerante procura problemi non indifferenti, è quindi necessario prevedere già in partenza le soluzioni più appropriate per ogni tappa.
Un campo all'estero è una grande opportunità per ogni scout, infatti oltre a scoprire una nuova cultura e nuovi fantastici paesaggi si possono conoscere e praticare nuove attività tipiche del luogo che ci ospita. La preparazione di un campo all'estero è però più lunga e impegnativa.
Eccovi i punti principali da rispettare (per ulteriori dettagli consultate il regolamento o il Commissario Internazionale):
il capo campo deve avere almeno 20 anni
per un campo all'estero serve l'autorizzazione del Commissario Internazionale; il capo campo riceverà una lettera di raccomandazione internazionale
il gruppo che viaggia all'estero deve provvedere ad un'assicurazione per tutti i partecipanti
Per viaggi individuali all'estero dove si voglia indossare la divisa scout, si deve possedere una lettera di raccomandazione che può essere ottenuta presso il segretariato a Berna. Si ricorda inoltre che per ogni contatto con scout stranieri si deve passare attraverso i commissari internazionali (questo è l'iter in uso presso le due associazioni mondiali). Se esistono già relazioni con scout stranieri si può prendere contatto direttamente con loro a patto di informare sempre il commissario internazionale.
Eccovi alcune regolette per una buona convivenza con la comunità che vi ospita:
Per concludere eccovi alcune raccomandazioni che, parafrasando alcuni suoi scritti e pensieri, vi dà direttamente B.P.:
Ai lupetti voglio dire che la cosa più importante è il loro sorriso. Non vi lamentate se il budino si è attaccato o se qualche altro lupetto si è seduto sul vostro pane e marmellata. E mi raccomando ... quando Akela vi dirà che è ora di dormire, chiudete gli occhi e fate del vostro meglio; non tenete tutti gli altri svegli ballando la tarantella sul letto o facendo a cuscinate con i vostri vicini.
Agli esploratori vorrei raccomandare il rispetto di quello che trovano attorno al campo. L'erba lunga è destinata probabilmente ad essere tagliata ed è molto difficile tagliarla se è tutta schiacciata a terra. Inoltre, cercate di fare in modo che porte e cancelli rimangono, dopo che è passato il reparto, come erano prima che voi arrivaste nei dintorni e limitatevi a prendere nota che hanno un poco piacevole modo di rompersi se cominciano a fare l'altalena.
Ai pionieri/rover vorrei ricordare che siamo su questa terra per raggiungere la felicità. Ma la felicità non è puramente passiva, cioè non si può ricevere mettendosi a sedere per riceverla; questo sarebbe un'altra cosa, meno importante; il piacere. Ma a noi sono state date due braccia, gambe e l'intelletto e delle aspirazioni che devono renderci attivi; ed è l'attività più che l'attesa passiva che vale nel raggiungere la vera felicità.
Infine dirò due parole agli animatori. Il campo è per voi una responsabilità molto importante. Ricordate che vi rendete garanti della sicurezza, comodità e salute dei ragazzi. Imparate come debbono essere fatte le cose; preparate per tempo tutto il programma, curate ogni dettaglio, non lasciate nulla al caso, per quanto umanamente possibile preparatevi contro ogni emergenza o incidente.
Fate attenzione a queste cose, e poi ... godetevi fino in fondo tutti i momenti di felicità che il campo non mancherà di offrirvi!
Rapporto di ricognizione dei Luoghi Campo in casaLocatario: Organizzazione:
Oggetto affittato: Chalet/dormitorio/appartamento di vacanza*
Ricordatevi di chiedere l'autorizzazione a posare tubature su terreni di terzi, se la fonte d'acqua potabile non è sullo stesso terreno del campo.
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